Pdcs e Upr sono ancora sui lati opposti del fiume che porta alle elezioni, ma al prossimo ponte uno dei due partiti potrebbe decidere di cambiare sponda e ritrovarsi con gli ex per poi salire sul traghetto che porta alle urne. Dopo la crisi aperta da Augusto Casali e Romeo Morri è proprio nei confronti di Giovanni Lonfernini e soci che si concentrano i gossip. Vuoi perché le sigle politiche rimaste fuori dalla coalizione guidata dal Pdcs sembrano essere escluse dai giochi (Sinistra unita è lontana, il Partito socialista e i Moderati hanno rotto con l’attuale maggioranza aprendo la crisi), vuoi perché i suoi vertici, una volta interpellati, non hanno escluso nulla. Di concreto, sotto sotto, qualcosa c’è. Anche se va coltivato: «Attualmente non ci sono rapporti o incontri ufficiali – spiega da via delle Scalette il presidente Teodoro Lonfernini – ma delle prospettive possono esserci». Anche perché «la coalizione non è chiusa, come invece dice qualcuno», aggiunge il democristiano. (…) La Tribuna
