La competizione elettorale si presenta piuttosto complessa e incerta. E’ possibile che non si chiuda al primo turno e che sia necessario ricorrere al ballottaggio. Ogni previsione è azzardata in quanto il diffuso malumore dei cittadini può concretizzarsi con una rottura degli equilibri politici che sono già stati incrinati da rilevanti cambi di casacca. Avranno un peso determinante la pessima gestione di governo di Bene Comune, le girandole partitiche di convenienza, il fossato profondo scavato dai conservatori tra le istituzioni e i cittadini.
Nel Paese la protesta è fortissima e l’insoddisfazione dilaga anche nelle file dei partiti di governo. Speriamo che non si vada ad alimentare l’astensione quando è necessario potenziare l’alternativa. Nella Consultazione Elettorale del 2012 ha vinto al primo turno la coalizione di Bene Comune con uno scarto di 138 voti (mi sembra), ma a causa delle divisioni e dei personalismi le liste alternative, pur avendo ottenuto 60 voti in più di Bene Comune, sono rimaste all’opposizione. Una scelta sbagliata che purtroppo si sta ripetendo. Oggi però il sentire della gente è cambiato ed è pertanto probabile che le Elezioni non si risolvano al primo turno ma nel conseguente ballottaggio. In questo caso la partita è molto aperta solo nel caso che si giochi tra la coalizione ADESSO.SM e la coalizione DEMOCRAZIA IN MOVIMENTO. Nel caso sia la coalizione SAN MARINO PRIMA DI TUTTO ad entrare nel ballottaggio, il risultato sarà influenzato sicuramente dalla guerriglia in atto tra i movimenti che causerà molte astensioni. Si corre il rischio che il vincitore delle prossime elezioni non abbia la maggioranza dei votanti, come del resto è avvenuto nel 2012 quando Bene Comune ha ottenuto il 47,45% dei votanti corrispondente al 30,30% degli elettori. La legge elettorale sbagliata riserverà sorprese. Il 20 novembre sarà fondamentale per il futuro del Paese.
Emilio Della Balda