San Marino. Priorità: i sentieri naturalistici più importanti della sicurezza dei bambini, costretti ad attendere lo scuolabus in mezzo alla strada ghiacciata? … di Enrico Lazzari

Non è facile gestire i disagi e le problematiche di una situazione di emergenza. Non si può certo pretendere di ripristinare la “normalità” in quattro e quattr’otto… Appaiono pretestuose, quindi, molte delle polemiche successive alla recente nevicata e rivolte alla gestione della difficile situazione.

Premesso ciò, però, mi ha colpito un comunicato del 26 gennaio scorso, in cui l’Azienda Autonoma di Stato per i Lavori Pubblici, rassicurava la popolazione sul fatto di essere già “strenuamente” al lavoro per ripristinare i sentieri danneggiati, in alcuni casi resi inagibili, dalla copiosa nevicata.

Bene, verrebbe da dire a prima vista. Del resto, i sentieri sono una risorsa importante per gli escursionisti. Invece, questa solerte attenzione per i sentieri mi ha indotto a fare un ragionamento più “profondo”: i sentieri sono “la priorità” per AASLP? O potrebbero passare in secondo piano rispetto ad “emergenze” ben più pressanti come, ad esempio, le strade ancora oggi non ripristinate ad una larghezza di sicurezza?

Non dovrebbe essere una priorità, prima dei sentieri, garantire la sicurezza alle centinaia di giovanissimi sammarinesi che ogni mattina sono ancora costretti ad attendere lo scuolabus “in mezzo” alla strada? Infatti, se prima della recente nevicata questi potevano attendere lo scuolabus ai bordi della striscia di asfalto, oggi, essendo la “banchina” coperta dalla neve in essa ammassata dagli spazzaneve, sono costretti a sostare, pericolosamente -e ancor più pericolosamente oggi, che di notte le temperature scendono sotto lo zero e l’asfalto di prima mattina è reso viscido dal ghiaccio- nella carreggiata. In strade dove, in certi tratti, due autovetture passano a malapena se si incrociano.

La passeggiata nei boschi è forse più importante della sicurezza, della vita, di un bambino? Di certo no… Capisco, come ho anticipato, che non si può pretendere di fronte ad eventi naturali, per quanto prevedibili, che in poche ore si ripristini la normalità. Proprio per questo motivo è indispensabile che le realtà competenti fissino delle priorità di intervento e ripristino. E la sicurezza di centinaia di bambini e bambine, di ragazzini e ragazzine sammarinesi deve essere anteposta a tutto.

Ricordo, da italiano residente nel circondario sammarinese, una certa invidia che avevo, un tempo, per l’efficienza con cui sul Titano, in caso di nevicate, si ripristinava la normalità -o quanto era possibile si avvicinasse più alla stessa- con estrema velocità ed efficienza, al contrario di quanto accadeva in Italia… Oggi la situazione sembra ribaltata e ad essere “invidiosi” potrebbero essere i sammarinesi…

Di certo non manca la forza lavoro e non mancano i mezzi. Quel che manca è forse la capacità o la volontà di fissare delle priorità di intervento? Non so, non sta a me appurarlo… Come, del resto, non intendo ridurre questo commento ad una sterile polemica, ma ad un invito ad agire.

Chi di dovere, che sia in abito politico o gestionale dell’Azienda Autonoma competente prenda atto del grande rischio a cui sono esposti sia i bambini che gli automobilisti e riversi il massimo degli sforzi per rimettere in sicurezza le strade sammarinesi percorse dagli scuolabus. Possibilmente prima che -facendo gli scongiuri del caso- questa situazione possa avere epilogo drammatico…

Enrico Lazzari

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