Due assoluzioni questo pomeriggio per il nostro Direttore Marco Severini.
Il processo era quello relativo alla contesa con l’ex consigliere di Sinistra Unita Vanessa Muratori.
L’ex consigliere post comunista era stata oggetto di una inchiesta e di diversi articoli da parte di Giornalesm.com dove veniva evidenziato e denunciato l’uso personale ed improprio, da parte della Muratori, di un’auto aziendale intestata al suo ex compagno, un dentista sammarinese.
Dagli atti è emerso che effettivamente l’auto, una mini cooper, seppur usata anche dalla Vanessa Muratori era intestata al professionista.
La stessa auto era stata acquistata con la monofase ridotta (del 7% anzichè del 17%) e la Muratori, essendo un dipendente pubblico ovvero una professoressa delle medie di San Marino, non poteva avere ed usare un’auto aziendale.
Il nostro Direttore, Marco Severini, è stato assolto per prescrizione sopraggiunta, grazie ad una sentenza del Giudice di appello Prof. Brunelli del 1° dicembre 2015 che abbassa la prescrizione a tre anni, anzichè a quattro e mezzo, i reati di primo grado.
Severini era assistito dall’ottimo avvocato Luca Biagioli che è stato impeccabile nel ricostruire gli eventi e le circostanze, oltre che i tempi per la prescrizione.
Assolto anche per la seconda imputazione ovvero quella di istigazione alla violenza solo per aver pubblicato dei commenti non suoi ma di utenti facebook sul nostro sito. Tali commenti erano di normali cittadini sammarinesi che avendo letto i vari articoli dell’inchiesta aveva commentato il fatto.
Il rinvio a giudizio fu emesso dal commissario Marsili, giudice a cui non è stato rinnovato l’incarico dopo aver lavorato tre anni nel nostro Tribunale e protagonista di ben 32 articoli da parte del nostro Direttore, quindi di Giornalesm.com.
Il Direttore Severini da noi avvicinato si dice contento per entrambe le assoluzioni anche se, sinceramente, puntava a vincere la causa nel merito anche perchè sentite le testimonianze e le carte alla mano era palese che avesse scritto la verità, ovvero che la Muratori avesse usato una macchina aziendale intestata ad un dentista suo ex compagno ed averla ri-intestata dopo circa un anno e mezzo (dopo che la relazione si era conclusa) ad una pelletteria.
In quel caso se si fosse intestata l’auto avrebbe dovuto pagare per intero il costo della monofase, ovvero circa 2.000 euro. Soldi che si è ben guardata dal pagare, infatti ha preferito intestarla al negozio del centro storico.