San Marino. Questione asfalti e AASLP in Comma Comunicazioni. Sds Ciacci: ”Appureremo le criticità, ma non bisogna buttare via tutto quello che è stato fatto!”

Matteo Casali (RF): L’AASS pare stia riscontrando gravi difficoltà nell’attività della manutenzione stradale. Nel 2023 con oltre un milione impegnato non è stato eseguito alcun lavoro. La situazione in essere tira le somme della vicenda relativa alla soppressione della proficua collaborazione con l’Università di San Marino. La ragione di tale crisi è presto detta: l’adozione dei documenti tecnici del Politecnico di Milano, a seguito di dispendiosa consulenza, in sostituzione di quelli redatti dall’Università di San Marino. Collaborazione interrotta nella scorsa legislatura dalla Segreteria di Stato per il Territorio per ragioni cangianti e palesemente false. Le reali motivazioni sono da ricercare nella puerile insofferenza per la mancata primogenitura dell’iniziativa e per avere mani libere nel settore della manutenzione stradale assai proficuo in termini di consenso. Non accada poi che l’azienda nel tentativo di adempiere al mandato statutario sia indotta nello scorporo di contratti già sottoscritti. Ci si augura che al fine di evitare tali fenomeni gli organismi deliberativi e di controllo pongano in essere la massima attenzione. Suggerisco al Segretario Ciacci la rapida presa di coscienza della situazione. Quindi interventi volti alla normalizzazione degli appalti. 

Vladimiro Selva (Libera/PS): La collaborazione con l’Università di San Marino è stata un valore aggiunto che ha permesso un cambio di passo. Altro fronte ancora più importante era quello di definire una metodologia oggettiva per classificare la modalità di intervento. Ci sono le indicazioni del Congresso di Stato sulle strade da asfaltare e questo toglie oggettività alle valutazioni. Quello con l’Università era un progetto molto attuale che metteva in campo l’analisi dello stato della pavimentazione e del costo a seconda del tipo di investimento. Con una programmazione oggettiva delle priorità. Questa scelta è stata messa in discussione. L’approccio è stato troppo muscolare legato forse anche ad informazioni errate. Mi auguro che l’attuale Governo, senza buttare a mare tutto quello che si è fatto: andiamo a vedere ciò che c’era di buono prima, ad esempio la collaborazione con l’Università. Andiamo a guardare con metodo scientifico, anche ascoltando più campane, la soluzione. Sul tema della giustizia dobbiamo trovare la capacità di dialogo avendo la capacità di ascoltarci.

Segretario di Stato Matteo Ciacci: La politica oggi deve avere la capacità di dire: il mio predecessore è stato bravo in certi ambiti, andiamo avanti, in altri ambiti invece le priorità saranno diverse. Stupida è la battaglia di chi deve azzerare tutto. Appureremo le criticità all’interno dell’Azienda di Produzione. Deve essere messa al centro di una riqualificazione del territorio che si basa sulle piccole opere e le piccole attività. Dall’opposizione, il sottoscritto ha sempre fatto una battaglia per favorire la collaborazione tra Università e Azienda di Produzione. Valuteremo quali sono i pro e i contro. Non mi metterò mai a chiamare al telefono per fare un asfalto o un marciapiede. Il mio compito è dare una visione, una progettualità. Quando qualcuno gestiva la Segreteria al Territorio anche prima di Canti, non mi pare abbia brillato per dinamismo ed efficienza. Datemi il tempo di mettermi al lavoro, cercheremo di essere concreti, ma queste polemiche lasciano il tempo che trovano. Nelle ultime due legislature vi erano distrazioni particolarissime che non hanno permesso al Governo di turno di raggiungere determinati obiettivi. Oggi invece nel 2024 abbiamo la possibilità di guardare alla prospettiva, al futuro, gestendo il debito investendo in logiche legate al territorio, eventi turistici, iniziative che possono rigenerare. Auspico che non ci saranno più interessi particolari. In questo momento avverto una grande possibilità. La politica non ha più suggeritori o pseudo suggeritori.

Askanews