«Referendum, se vince il sì arriva il ticket»
I leader di maggioranza mettono in guardia sull’esito del voto sull’attività medica
A POCHI giorni dal referendum la ‘battaglia’ si fa accesa. Se vincono i sì, i sammarinesi rinunciano a un introito importante per l’Iss e per loro si avvicinerà sul serio lo spettro del ticket sanitario. I leader della maggioranza, nei panni di rappresentanti del comitato per i no ai referendum di domenica, difendono i provvedimenti del governo su cui si sono attivati i comitati avversari, ovvero la legge sulla libera professione medica e il decreto Fondiss. In particolare, sul quesito per abrogare la legge sull’attività privata dei medici dell’Iss, Marco Gatti, segretario del Pdcs, chiarisce che di fatto il provvedimento è «un regolamento più approfondito di quanto è reso possibile dalla legge già esistente». Dal 1991 l’attività intramuraria è permessa al di fuori dell’orario di lavoro, ma i controlli e le limitazioni sono parziali.
Il segretario del Pdcs punta il dito poi sul decorso della campagna referendaria: «Dispiace – lamenta – vedere un dibattito che si è spostato dai contenuti della legge su falsità, semplici insinuazioni, attacchi personali». In maggioranza, assicura, non si è mai parlato di privatizzare la sanità e non c’è alcuna intenzione di introdurre ticket. In definitiva, la legge che si chiede di abrogare «è un provvedimento che andrà monitorato e, in caso di disfunzioni, cambiato, ma resta un passo in avanti».
UNITÀ di vedute per Marina Lazzarini, segretario del Psd, che sottolinea come imprescindibile per governo e maggioranza sia avere una sanità di alto livello e gratuita. «E’ una legge che ha messo regole nel far west precedente», spiega. E ne sottolinea gli aspetti positivi: i medici Iss non potranno esercitare la libera professione su sammarinesi e residenti, per loro si apre la possibilità di avere una casistica più ampia per migliorare la professionalità, infine, l’introito per lo Stato di risorse importanti che saranno destinate all’Is «per far in modo che sia evitato il famoso ticket». Infine Gatti riprende le fila del discorso per affrontare il secondo quesito referendario, per l’abrogazione del decreto che istituisce e regola Fondiss, il fondo del secondo pilastro previdenziale. «E’ un referendum che ha un valore molto più politico – spiega – più tecnico e per questo ha generato meno dibattito nel Paese» . Diversamente da quanto sostenuto dai comitati avversari, di fatto «il controllo del fondo rimane saldamente nelle mani dell’Iss – assicura – che può decidere se e cosa esternalizzare per avere un rendimento migliore», anche del 6%, contro il 2,9% attuali. «Se pensiamo di creare futuro con una gestione non appropriata di questo fondo – osserva infine – troveremo solo dei problemi». Il Resto del Carlino
UNITÀ di vedute per Marina Lazzarini, segretario del Psd, che sottolinea come imprescindibile per governo e maggioranza sia avere una sanità di alto livello e gratuita. «E’ una legge che ha messo regole nel far west precedente», spiega. E ne sottolinea gli aspetti positivi: i medici Iss non potranno esercitare la libera professione su sammarinesi e residenti, per loro si apre la possibilità di avere una casistica più ampia per migliorare la professionalità, infine, l’introito per lo Stato di risorse importanti che saranno destinate all’Is «per far in modo che sia evitato il famoso ticket». Infine Gatti riprende le fila del discorso per affrontare il secondo quesito referendario, per l’abrogazione del decreto che istituisce e regola Fondiss, il fondo del secondo pilastro previdenziale. «E’ un referendum che ha un valore molto più politico – spiega – più tecnico e per questo ha generato meno dibattito nel Paese» . Diversamente da quanto sostenuto dai comitati avversari, di fatto «il controllo del fondo rimane saldamente nelle mani dell’Iss – assicura – che può decidere se e cosa esternalizzare per avere un rendimento migliore», anche del 6%, contro il 2,9% attuali. «Se pensiamo di creare futuro con una gestione non appropriata di questo fondo – osserva infine – troveremo solo dei problemi». Il Resto del Carlino