San Marino. Respinga l’Istanza d’Arengo n.18 del 6-10-2024 – per la modifica della normativa vigente affinchè venga assicurata la parità di genere e la adeguata promozione della natalità in Repubblica

Segretario di Stato Stefano Canti:
“Il congedo per gravidanza (art. 12 della Legge 129/2022) è un’astensione obbligatoria di massimo 150 giorni, non derogabile nel periodo previsto. Il congedo parentale (art. 14 della stessa legge) può estendersi fino a 18 mesi. Tuttavia, una delibera del Congresso di Stato del 2023 stabilisce che tale periodo volontario non è computato ai fini della progressione di carriera.

Ai fini della ricostruzione di carriera, l’astensione obbligatoria e il congedo per gravidanza e puerperio sono pienamente riconosciuti, mentre il congedo parentale non lo è. La Segreteria di Stato ha predisposto una relazione sugli incentivi alla natalità, che sarà presentata alle commissioni il prossimo 27 marzo. Pertanto, propongo di respingere l’istanza, con l’impegno a discutere la questione nelle sedi competenti.”

Andrea Menicucci (Repubblica Futura):
“La parità di genere non è ancora stata raggiunta. Le famiglie chiedono interventi strutturali. In un periodo di bassa natalità, dobbiamo ascoltare questa parte della società. Il tema è anche il benessere delle donne, che si trovano ancora a dover scegliere tra essere madri o lavoratrici.”

Guerrino Zanotti (Libera):
“Siamo carenti nel riconoscimento dei periodi di congedo parentale. Il periodo di maternità penalizza le donne nel calcolo pensionistico e nella ricostruzione di carriera. È fondamentale che la donna lavoratrice sia pienamente inserita nella società. Purtroppo, l’accoglimento dell’istanza sarebbe parziale, poiché riferito solo alla Pubblica Amministrazione allargata, mentre andrebbe coinvolto tutto il mondo del lavoro.”

Carlotta Andruccioli (Domani Motus Liberi):
“Voterò a favore dell’istanza. C’è sensibilità diffusa su questo tema. La natalità è una priorità condivisa e va affrontata non solo con aiuti economici, ma anche culturali. In passato c’era meno benessere, ma si facevano più figli. Oggi la politica deve fare la sua parte e sostenere concretamente le famiglie.”

Esito:
L’Istanza d’Arengo è stata respinta con 12 voti favorevoli, 15 contrari e 2 non votanti.