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  • San Marino. Consiglio Grande e Generale: Rifiutata l’istanza di vietare l’accesso ai sammarinesi ai Giochi del Titano

    Nella recente seduta del Consiglio Grande e Generale di San Marino, diverse istanze hanno suscitato dibattito, ma molte sono state respinte. Una delle proposte chiave mirava a vietare l’accesso degli sammarinesi e residenti alla Giochi del Titano, con l’intento di contrastare la ludopatia. I proponenti facevano riferimento a dati risalenti al 2007, che indicavano come il 10-12% degli utenti fossero sammarinesi, evidenziando il legame tra gioco d’azzardo e povertà. Tuttavia, il Segretario di Stato Marco Gatti ha sottolineato che nel 2024 solo il 3,97% dei frequentatori era sammarinese, mentre il 90% proveniva dall’Italia. Gatti ha richiamato l’attenzione sulle iniziative già in atto, come lo sportello del gioco responsabile, e ha osservato che il fenomeno della ludopatia è presente anche in altre forme di gioco, suggerendo che un divieto non risolverebbe il problema, ma lo sposterebbe altrove. L’istanza è stata respinta con 28 voti contrari.

    Altre proposte bocciate riguardavano l’estensione della domiciliarità per i controlli fiscali per malattia (24 contrari, 1 favorevole) e l’accesso gratuito per i docenti sammarinesi nei musei dell’Unione Europea (22 contrari). In controtendenza, è stata approvata l’istanza per migliorare il trasporto scolastico per studenti con disabilità, con 31 voti favorevoli.

    Un’altra proposta, che prevedeva l’ampliamento della durata dei centri estivi e l’introduzione di attività extra scolastiche per scuole medie e superiori, è stata respinta (19 contrari, 6 favorevoli), ma è stato deciso di valutare possibili estensioni del servizio in collaborazione con enti e associazioni. Anche la richiesta di introdurre il teatro come disciplina scolastica ha ricevuto un esito negativo (19 contrari, 11 favorevoli), con la giustificazione che l’offerta educativa attuale fosse già sufficiente.

    Infine, il Consiglio ha approvato all’unanimità un’istanza per condannare le violazioni dei diritti delle donne in Afghanistan e promuovere misure diplomatiche a sostegno della loro libertà. La seduta si è conclusa anticipatamente, con l’annullamento della sessione serale prevista.