• Screenshot
  • San Marino. Rete, Dml, Rf: Pdl casa, il confronto che non c’è

    Fin dalla recente campagna elettorale tutte le forze politiche, comprese quelle di opposizione, hanno posto l’accento sulla problematica dell’emergenza abitativa nel nostro Paese, caratterizzata da prezzi proibitivi degli immobili e, soprattutto, dei canoni di affitto che colpiscono particolarmente i nuclei familiari già provati dal caro vita. Abbiamo letto e continuiamo a leggere sui giornali e sui siti di informazione che il progetto di legge sull’emergenza casa proposto dal Governo sta proseguendo il suo iter nel nome del confronto e della condivisione. È tuttavia il caso di evidenziare che le opposizioni sono state convocate solo in due occasioni; la prima per la comunicazione dei principi ispiratori e generali, senza risvolti applicativi, la seconda a poche ore dal deposito del progetto di legge, senza i necessari tempi di approfondimento che l’ancorché scarno articolato avrebbe richiesto. In altre parole mera attività di facciata a scopo di marketing politico. Da tempo sono inoltre depositati, da parte delle opposizioni, due ulteriori progetti di legge che non hanno visto alcuna occasione di confronto. A poche ore dalla prima lettura del PdL, con la seduta del Consiglio Grande e Generale ancora in corso, è stata convocata in tutta fretta la Commissione IV per licenziare il progetto di legge da riportare in Consiglio per la seconda lettura e “liquidare” i progetti di legge proposti dalla minoranza, accettando al più qualche emendamento. Il confronto sul merito della norma depositata non si è così mai di fatto sviluppato, malgrado anche i fugaci incontri di pianificazione dei lavori della convocata commissione fossero preventivamente e pomposamente annunciati come prosecuzione del confronto medesimo: è il caso dell’articolo apparso ieri sul sito di RTV che, a seguito di una convocazione pervenuta per messaggio poche ore prima per stabilire l’ordine dei lavori in commissione, annunciava che nel pomeriggio il confronto, già effettuato in maggioranza, sarebbe continuato con le opposizioni. Che mezz’ora di discussione esclusivamente volta a stabilire che i progetti di legge delle opposizioni sarebbero stati cassati e che gli emendamenti si sarebbero potuti depositare con qualche giorno di ritardo non fosse la prosecuzione del confronto deve aver indotto anche la RTV, giustamente, a raddrizzare il tiro modificando il comunicato in questione. L’opposizione non mancherà, nel rispetto dei ruoli e secondo le proprie possibilità, di dare il proprio contributo al miglioramento di un progetto di legge tanto importante quanto ad oggi gravemente insufficiente nel fornire le risposte necessarie; ma non si presta al teatrino della condivisione di facciata da sbandierare ad ogni piè sospinto per rappresentare un atteggiamento che nei fatti non si è mai concretizzato. Il confronto e la condivisione, se si vorranno veramente adottare come metodo, sono ancora tutti da attuare.
    Repubblica Futura
    Domani Motus Liberi
    RETE