E’ del 2022 l’arrivo in aula – su iniziativa del Segretario Gatti – del progetto di legge per istituire a San Marino il D.E.S. (Distretto Economico Speciale). Presentato come un nuovo modello di economia, anche fiscale, favoleggiava di un investimento da 300 milioni di euro da parte del magnate spagnolo Enrique Bañuelos. Tale progetto conferiva di fatto competenze del Governo ad un imprenditore estero consentendogli di decidere chi avrebbe potuto investire o meno in territorio a condizioni agevolate. Proprio su questo PdL la maggioranza di allora si spaccò, tanto che fu ritirato sulla spinta di Domani Motus Liberi e RETE, che nei mesi successivi uscì addirittura dal Governo.
Le residenze fiscali non domiciliate (o RFND), che facevano parte del suddetto PdL, comparirono successivamente nella legge di assestamento di bilancio dell’estate 2023, opportunamente depurate da qualsiasi riferimento a società di gestione e a fantomatici uomini della Provvidenza stranieri.
Approvate nonostante le forti critiche delle opposizioni, le RFND sono recentemente tornate al centro del dibattito quando la società San Marino World Srl, riconducibile allo stesso magnate spagnolo, è stata autorizzata ad operare a San Marino presentato, così si leggeva sul sito della società prima che venisse oscurato, come la Montecarlo del Nord Italia.
Non solo, sempre sul sito si leggeva che la San Marino World Srl era l’unica società accreditata per far ottenere la residenza e l’adesione al Programma RFND in Repubblica, lasciando intendere che il Governo avesse concesso una sorta di esclusiva a questo unico soggetto.
La vicenda ha suscitato un vespaio alimentato anche dagli articoli usciti sulla stampa italiana, tornati a dipingere nuovamente San Marino come una terra di opportunisti. Un’affermazione gravissima, non solo perché riporta alla mente un periodo nero per il nostro Paese ma anche perché, in termini reputazionali, pare condizionare pesantemente la finalizzazione dell’Accordo di Associazione con l’Unione Europea.
Per il Governo questa è l’unica via per lo sviluppo di San Marino? Cosa c’è dietro? Chi ci guadagna?
Per rispondere a queste domande, i partiti di opposizione in Consiglio più Demos si sono uniti in un’iniziativa volta a spiegare alla cittadinanza quello che è successo e quali sono tutte le zone grigie di un’operazione che – in barba all’interesse generale – viceversa ha tutta l’aria di essere ad esclusivo vantaggio di qualcuno.
Ne parleremo giovedì 20 marzo, alle ore 21 alla Sala polivalente di Murata (zona ex-tiro a volo, sopra la Banca di San Marino), insieme a Giovanni Zonzini (RETE), Sara Conti (REPUBBLICA FUTURA), Carlotta Andruccioli (DOMANI MOTUS LIBERI), Alessandro Rossi (DEMOS).
La cittadinanza è invitata a partecipare