San Marino. RETE. Riforma IGR: deve essere nel segno della giustizia sociale e dell’equità

Gatti smetterà mai di fare cassa sulle spalle dei contribuenti più fragili?

La riforma IGR proposta dal Segretario di Stato alle Finanze colpisce ancora una volta lavoratori dipendenti e pensionati, aumentando la pressione fiscale proprio su chi ha redditi certi e tracciabili.

Anziché intervenire sul sommerso, sull’evasione e sui grandi debitori (anche all’estero), si sceglie, come sempre, la via più semplice: colpire i cittadini onesti.
Prima di chiedere loro un solo euro in più, secondo RETE, lo Stato dovrebbe occuparsi di recuperare i tanti crediti non riscossi, far emergere il sommerso e razionalizzare la spesa pubblica.

Stanno facendo tutto il possibile – ad esempio – per ridurre gli interessi sul debito? Le spese delle Segreterie di Stato stanno diminuendo o, come la pressione fiscale, continuano ad aumentare?

Per RETE il principio è chiaro: chi ha di più deve contribuire di più, chi ha meno dev’essere tutelato. Una riforma fiscale è sicuramente necessaria, lo diciamo da sempre, ma dev’essere nel segno della giustizia sociale e dell’equità.
RETE