San Marino 25 luglio – La riforma dell’Imposta Generale sui Redditi al centro del Consiglio Confederale CDLS. Un provvedimento che non ha visto il necessario confronto con le Organizzazioni Sindacali. All’orizzonte si prospetta uno sciopero generale se non ci saranno margini di trattativa o il Governo affretterà i tempi dell’iter legislativo.
Il Segretario Generale Milena Frulli ha spiegato le novità della riforma e i suoi effetti sui redditi di lavoratori e pensionati. Davanti al Confederale, ha spiegato l’impatto del PdL con apposite slides che non hanno lasciato dubbi tra i presenti.
Appare evidente come le proiezioni della Segreteria Finanze, difese anche dai partiti di maggioranza, abbiano il paraocchi. Sui redditi bassi, per esempio 1200 euro lordi al mese, si pagano meno tasse secondo Palazzo Begni, un vantaggio calcolato intorno ai 230 euro. Ma questo vale solo con la contropartita di smaccare obbligatoriamente tutti i 6 mila euro l’anno previsti dalla norma.
Queste ‘rosee’ previsioni per pensioni e redditi più bassi non considerano il Tfr che raddoppia e gli oneri deducibili, consentiti solo per spese fatte a San Marino. “Una popolazione ai domiciliari” sentenzia il Consiglio Confederale.
Di tutt’altro tenore le proiezioni elaborate dai fiscalisti Csu. La riforma Igr impatterà e non poco su tutti i redditi. Senza ‘smaccare’ tutti i 6 mila euro il segno ‘meno’ diventa ‘più’. Per tutti.
A seconda dell’aumentare dei redditi aumenta la pressione fiscale, che diventa un vero e proprio salasso, se non si utilizza appieno la quota SMaC. Stessa storia per le pensioni: meno ‘smacchi’ più paghi.
Una manovra che colpisce in maniera più pesante i lavoratori frontalieri: non potranno utilizzare le detrazioni SMaC, pagheranno più tasse rispetto agli altri lavoratori riproponendo ancora una volta un’evidente discriminazione fiscale basata sulla residenza, che creerà buste paga diverse e tensioni nei luoghi di lavoro.
Stesse critiche sono arrivate dal Direttivo della Federazione Industria CDLS, riunitosi nella giornata di venerdì 25. La riforma Igr è stata fortemente criticata nel suo insieme: “O si modifica radicalmente o si ritira”. Non c’è traccia di equità, né di interventi credibili per combattere elusione ed evasione fiscale.
Stigmatizzata la nuova discriminazione tra i lavoratori, come avvenuto in uno dei periodi più bui per San Marino, con l’introduzione della ‘tassa etnica’.
Ufficio Stampa CDLS