San Marino 11 luglio 2025 – Per il Segretario Generale Milena Frulli la riforma Igr o si modifica radicalmente o va ritirata. “Ancora una volta – spiega – è improntata sulla tassazione di lavoratori e pensionati, colpisce i più deboli mentre lascia sostanzialmente invariato il trattamento delle altre categorie”.
Non ci sono mezzi termini per la Confederazione Democratica dei Lavoratori Sammarinesi, fortemente contraria alla riforma dell’Imposta generale sui redditi che il Segretario alle Finanze porta in prima lettura nel Consiglio Grande e Generale della prossima settimana.
La prima stangata per lavoratori e pensionati residenti è l’eliminazione degli attuali 9.000 euro di deduzioni, composti in parte dalla no tax area ed in parte da spese da “smaccare”. Nel pdl di modifica diventano detrazioni calcolate esclusivamente sulla tracciabilità SMaC, fino a un massimo di 6 mila euro. In soldoni: un innalzamento degli scaglioni per i redditi più bassi, con conseguente aumento dell’aliquota.
La misura penalizza soprattutto i frontalieri, che non potranno più usufruire di alcuna agevolazione legata alla SMaC al pari dei residenti. Il provvedimento rischia di provocare ancora una volta una discriminazione all’interno delle aziende. “Ci sorprende – afferma inoltre la CDLS – che le imprese non abbiano battuto colpo per le possibili ricadute negative nel reperire manodopera qualificata oltreconfine”.
A tutto ciò, si aggiunge – per tutti i dipendenti – l’ipotesi del raddoppio delle imposte sul TFR, oggi pari al 2,5% fino a 5.000 euro ed il 5% sulla parte eccedente. A regime l’impatto comporterà centinaia di euro in meno l’anno.
“Stupisce che si voglia mistificare la realtà – conclude il Segretario Frulli – dicendo che i redditi più bassi avranno dei vantaggi dalla nuova riforma”, riferita alle recenti prese di posizione pubbliche di Governo e Maggioranza.
Temi affrontati anche dal Direttivo della Federazione Pensionati che punta il dito sulle penalizzazioni per dipendenti e lavoratori a riposo. “Per mantenere l’attuale livello di tassazione, i residenti saranno obbligati ad acquistare ancor più beni e servizi a San Marino, e quindi a prezzi generalmente più alti, quando per riuscire ad arrivare a fine mese, già in molti sono costretti a recarsi fuori territorio, dove si acquista a meno”.
Nel mirino anche le prestazioni sanitarie. Saranno deducibili solo se effettuate a San Marino: lavoratori e pensionati dovranno rinunciare ad avvalersi di professionisti di fiducia con il rischio che le categorie sammarinesi facciano cartello per aumentare le tariffe.
“Un pensionato che vive con 1200 euro lordi, come può arrivare a spenderne 500 al mese in territorio per pagare meno tasse? Chi ci governa, conosce il suo Paese? I problemi dei pensionati? Fare la spesa ogni giorno?”, sono le domande che rimbalzano dal direttivo.
“Siamo di fronte a una cosa ignobile – tuona il Segretario FNPS Pier Marino Canti -. Sono ancora una volta colpiti i soliti noti. In arrivo dunque un ulteriore taglio al potere di acquisto di salari e pensioni, che fino ad ora hanno dovuto fare i conti con una perdita che oscilla tra il 10% e il 15%. La riforma Igr va totalmente modificata oppure ritirata!”
Per i Pensionati CDLS si vanno a colpire sempre i più deboli, senza intervenire su aziende o autonomi che presentano dichiarazioni ridicole e sui quali non ci sono accertamenti.
Confederazione Democratica dei Lavoratori Sammarinesi