San Marino. Scissione nel Partito Socialista? Segretario Simone Celli: ”Non mi risulta!”

Celli CasaliAttraverso le interviste ai “pezzi grossi” dei tre partiti di maggioranza è emerso chiaramente come la navigazione di “Bene comune” nelle acque della politica sia piuttosto turbolenta. Ma se al governo non sorride, anche l’opposizione ha i suoi grattacapi. E non sarebbero di poco conto. Agosto, mese di cene, di strategia più o meno sottobanco. Mese di governi balneari e di progettazione di quello che verrà in attesa che il tran-tran dei lavori consigliari riprenda i suoi ritmi e si cominci a fare sul serio. Fatto sta che nei corridoi delle stanze del potere si vocifera di un vero e proprio strappo all’interno del Partito socialista che potrebbe culminare con una scissione.

Pietra dello “scandalo” le elezioni dei Castelli di novembre. Il Partito socialista vorrebbe presentarsi in ticket con Civico 10, ma, c’è un “ma”. Il movimento di Andrea Zafferani e soci avrebbe messo il veto sui “vecchi” del Ps. Con loro, niente alleanza. Da qui i “vecchi” socialisti sarebbero andati su tutte le furie perché di fare un passo indietro non passerebbe loro neppure per l’anticamera del cervello. Sarebbero così volati gli stracci – raccontano sempre i bene informati – tra chi avrebbe minacciato di uscire e chi invece avrebbe puntato i piedi per cacciare qualcun altro.

Situazione potenzialmente destabilizzante e che potrebbe aprire a scenari fino a qualche settimana fa impensabili. Di certo un distacco fra giovani e vecchi potrebbe avvicinare sia i movimenti, che un posto in maggioranza. Chi vivrà vedrà. Nel frattempo, proprio perché la politica d’estate è un po’ come il calcio- mercato, nel senso che si tende a volte a ingigantire le cose, abbiamo contattato Augusto Casali. Il quale a Tribuna smentisce categoricamente voci e scissioni: “Ci sono state semplicemente un paio di riunioni del nostro partito con tutte le forze politiche in opposizione a Bene Comune per valutare la possibilità di liste congiunte. In questo giro abbiamo incontrato Cittadinanza Attiva, dunque non solo C10 ma anche Sinistra Unita. Posso dirle ad esempio che mentre Rete ha snobbato la proposta, Cittadinanza Attiva ha dato una disponibilità a parlarne. Oggi siamo in una fase interlocutoria, con l’obiettivo comunque di avere una opposizione più coordinata. Escludo che vi siano stati veti sul mio nome o su quello di altri. Di vero c’è che si parla di rinnovamento, ma anche noi ne parliamo, ed è un discorso che però non c’entra con le elezioni delle giunte di Castello dove chiaramente noi non ci candideremo. Aggiungo che dalla settimana prima Ferragosto, non ci siamo più incontrati, almeno ufficialmente. Se poi qualcuno ha avuto degli incontro ufficiosi con C10 dei quali non ci ha messo a conoscenza è un’altra questione”.

Ma ci sono o non ci sono frizioni nel Partito socialista?

“Guardi – prosegue Ca- sali – c’è stato un contrasto due direzioni fa, ma non su queste tematiche, piuttosto fra chi pretenderebbe una linea più dura nei confronti del governo, e chi invece è più malleabile. Si tratta di normale dialettica che non ha prodotto nessuna frattura a tutt’oggi. Nessuna scissione in vista, rassicuri pure chi mette in giro queste voci”.

Sulla stessa linea il segretario del Partito Simone Celli: “Stiamo ragionando, c’è un confronto interno ma non mi risulta vi siano scissioni in vista. Mercoledì verrà convocato l’esecutivo del Partito e stabiliremo la linea di azione rispetto alle amministrative. Quel che è certo è che non accettiamo diktat da nessuno”. Caso chiuso. Per il momento.

David Oddone, La Tribuna