San Marino. “Se Michelotti fosse ancora alla micologica…”

Fosse vero che una cosa è reale solo se se ne scrive, basterebbe smettere di farlo perché magicamente sparisse. Ma la montagna di rifiuti da smaltire presso l’ex capannone di Beccari è lì, sotto gli occhi di tutti e ben poco si è fatto per farla sparire davvero. Un problema non da poco e un chiodo che il consigliere della Dc Stefano Canti torna a battere con insistenza. “Se il segretario Michelotti fosse stato ancora presidente della micologica di fronte ad una situazione come quella che sta emergendo, mi riferisco all’ex capannone di Beccari, chiamiamola discarica, non avrebbe perso un istante nel denunciare tale situazione. Ricordo quando prima di diventare segretario faceva propria ogni istanza che riguardasse l’ambiente. E invece per molto tempo c’è stato come il silenziatore e solo grazie alla stampa si sta prendendo consapevolezza che siamo di fronte al rischio di danno ambientale. Io da semplice cittadino e da ex abitante del castello di Fiorentino sono preoccupato. A mio avviso in questi casi occorre capire a che situazioni siamo di fronte, ovvero la prima cosa da fare sarebbe quella di analizzare i rifiuti e catalogarli per tipologia, una volta fatto questo lavoro capire quanto occorre a livello economico per smaltire questi rifiuti. Ma la domanda è, l’amministrazione sta procedendo in questo senso? Qual è lo stato dell’arte? E’ il primo passo da fare per dare il la a una bonifica. E poi mi chiedo, chi pagherà”? Tutte domande alle quali non solo Canti ma tutta la cittadinanza aspetta di ascoltare le risposte.

Repubblica Sm