Si parla molto di proprietà e di beni materiali e troppo poco di ideali e di valori. Si parla molto di bene comune e troppo poco di male comune.
Alla base del male comune c’è l’indifferenza egoistica verso la sofferenza, che diminuisce il nostro senso di umanità, porta alla crudeltà e fa molte vittime. L’indifferenza causa danni gravi alla dignità della persona e agli esseri viventi in generale, nonché all’ambiente naturale e alla bellezza.
Occorre pertanto promuovere una solidarietà operosa, ritrovare gli ideali e i valori, fare scelte etiche mirate e contrastare il male comune e creare le condizioni di realizzare il bene comune con la felicità possibile. Non è mia intenzione definire precetti. Desidero semplicemente e modestamente suggerire valutazioni filosofiche ed etiche che stanno alla base delle scelte che ognuno di noi fa per dare un senso alla propria vita.
Penso che le nostre scelte morali dovrebbero derivare dalla capacità di ascolto, dal dialogo, dal confronto e dalla rettitudine critica. La mia personale scelta è quella della laicità autentica, abbinando il bene comune con la felicità possibile. Ritengo che sarebbe molto utile per il Paese aprire su questi temi un ampio confronto, specialmente nell’ambito giovanile perché sono alla base di una formazione politica di cui abbiamo tanto bisogno.
Emilio Della Balda
