San Marino, sindacati e opposizione uniti contro le residenze fiscali non domiciliate: chiesta l’abrogazione immediata

Si fa sempre più forte il fronte contrario alle Residenze Fiscali Non Domiciliate (RFND). Dopo la netta presa di posizione di CSdL, CDLS e USL, anche le forze di opposizione – affiancate da Demos – hanno presentato un Progetto di Legge abrogativo degli articoli che hanno introdotto questa misura, considerata da più parti rischiosa per l’immagine e la credibilità della Repubblica.

Il testo, già depositato, potrebbe approdare in prima lettura nel prossimo Consiglio Grande e Generale, e le sigle sindacali auspicano una procedura d’urgenza per chiudere rapidamente quella che definiscono una “pagina da archiviare”.

Una misura contestata su più fronti

La contestazione ruota intorno al meccanismo che ha permesso di concedere residenze fiscali senza richiedere il domicilio effettivo sul territorio. Una possibilità che, secondo i promotori del PdL abrogativo – Rete, Domani Motus Liberi, Repubblica Futura e Demos – apre la porta a modelli di sviluppo opachi e insostenibili.

Le opposizioni non risparmiano critiche al Governo, accusato di voler proseguire su una strada definita “fallimentare”, mentre dalla maggioranza, sottolineano, giungono solo “voci critiche senza conseguenze concrete”.

Il caso San Marino World e i timori per l’UE

Il dibattito si è riacceso anche alla luce della controversa autorizzazione concessa alla società San Marino World, sulla quale le tre sigle sindacali hanno chiesto la revoca della licenza. Il timore, condiviso anche dai Consiglieri di opposizione, è che la gestione di questi strumenti fiscali possa avere ripercussioni sull’Accordo di Associazione con l’Unione Europea, proprio mentre il negoziato con Bruxelles entra in una fase cruciale.

Sindacati: “Un passo avanti verso la trasparenza”

CSdL, CDLS e USL hanno accolto con favore l’iniziativa dell’opposizione, sottolineando come la richiesta di abrogazione rappresenti una risposta concreta a una battaglia che i sindacati stanno portando avanti da tempo. In vista della riunione della Commissione Consiliare del prossimo 11 aprile, in cui verrà discussa la relazione del Segretario di Stato per gli Esteri sulla vicenda San Marino World, le organizzazioni sindacali auspicano una presa di posizione chiara anche dalla maggioranza.

“È ora che si metta fine a questo strumento – dichiarano i sindacati – e che si ripristini un quadro normativo coerente con i principi di trasparenza e legalità fiscale.”

I rappresentanti sindacali hanno annunciato la loro presenza a Palazzo Pubblico per seguire da vicino la discussione in seduta pubblica.