San Marino. Sospetto ubriaco fa un frontale e mena l’altro automobilista. Accompagnato in ospedale per fare il test alcolemico assesta un cazzotto ad un infermiere, minaccia di suicidarsi e fugge facendo perdere le tracce.

ospedale_san_marinoA San Marino, ultimamente, lo sport nazionale sembra essere quello di menar le mani.

Anche oggi, come l’altro giorno con il kobobo moldavo, un sammarinese – G.C. le sue iniziali – dopo aver fatto un frontale con una autovettura – guidata da M.LG. – che stava per parcheggiare in un parcheggio privato è venuto alle mani. Nell’incidente sono rimaste coinvolte anche altre due auto ferme nel parcheggio.

L’incidente è avvenuto in Via del Passetto alle 18,30 di quest’oggi – sabato 1 Marzo 2014 – nel tratto di strada dopo la rotonda di Fiorentino che poi porta a Murata.

G.C. veniva a forte velocità da Fiorentino verso Murata, talmente forte che non è riuscito a fermarsi ed a evitare l’autovettura che stava per parcheggiare, guidata da M.LG. Questa autovettura veniva da Murata e stava per parcheggiare in un parcheggio a lato.

Dopo il frontale, il sammarinese G.C. è sceso dall’autovettura ed ha cominciato ad inveire contro M.LG.

Urlava talmente tanto che sono scesi per strada anche i vicini di M.LG. Non soddisfatto il sammarinese G.C. ha voluto farsi giustizia da solo assestando due pugni in viso, senza apparente motivo, allo sfortunato M.LG.

Immediatamente dei vicini hanno chiamato la Gendarmeria e pochi istanti dopo sono arrivate dapprima due pattuglie della Polizia Civile eppoi poco dopo altre due della Gendarmeria che hanno coordinato il traffico che si era venuto a creare.

Sembrerebbe che G.C. fosse molto alterato e che odorasse – a detta di alcuni testimoni – di alcool. Proprio per questo gli agenti della Polizia Civile lo hanno accompagnato in Pronto Soccorso. Per eseguire le analisi del sangue e riscontrare eventuali presenze di droghe e/o di alcool. Il cosiddetto test alcolemico.

Appena arrivati in Pronto Soccorso, forse perché pensava di essere scoperto, G.C. ha cominciato a andare in escandescenza. Proprio per questo un agente chiede all’infermiere di dare un sedativo per far calmare G.C.

Ma G.C. non ci sta ad essere calmato e sferra un’altro cazzotto all’infermiere, prende le forbici e se le punta al collo urlando. Dice che si vuole ammazzare e che non vuole fare per nulla al mondo il test alcolemico.

L’infermiere picchiato, nel frattempo riesce a sedarlo e a tranquillizzarlo. Ma G.C. fa quello che non ti aspetteresti che faccia una persona equilibrata! Ovvero si da alla fuga. Fugge dall’ospedale a piedi e fa perdere le sue tracce.

Intanto anche M.LG. va in pronto soccorso perché si sente male. Infatti i medici scoprono che, a causa di questo incidente e di quello che ne è seguito, M.LG. ha una pressione altissima: 200 di massima e 140 di minima. Anche lui viene sedato e riceve le cure del caso. Anche per le escoriazioni dovute ai cazzotti presi in viso. Il suo viso si è notevolmente gonfiato.

La vicenda si conclude quando anche all’infermiere che ha preso un cazzotto in faccia vengono prestate delle cure. Anche lui, dopo la colluttazione, si sente poco bene e anche lui viene sedato.

Intanto le forze di polizia stanno perlustrando il territorio sammarinese in cerca di G.C. fuggito in preda ad uno schock emotivo e dopo aver provato (o simulato) il suicidio. E’ fuggito indisturbato e non piantonato da agenti di pubblica sicurezza dal pronto soccorso dell’ospedale di Stato della Repubblica di San Marino.

A quando un nuovo caso di un’altro picchiatore?

/ms