L’innovazione e? il propulsore economico e sociale di tutti i Paesi avanzati.
Se non cresciamo spesso e? perche? non innoviamo abbastanza. Il nostro Paese ha dei punti deboli che vanno affrontati con determinazione: servono visione e strategia di lungo ter-mine. E per mettere a punto una strategia credibile occorre prima di tutto interrogarsi su cosa voler diventare da grandi, fra qualche decennio.
Siamo tutti umani e vorremmo veder realizzati i progetti nei quali profondiamo le nostre migliori energie ma mi piace ricordare Adriano Olivetti sempre convinto di avere davanti a se? un tempo infinito.
Solo cosi? si portano avanti progetti di lungo termine, solo cosi? non ci si fa arrestare dall’alibi del non fare (‘tanto poi non vedro?’).
Un Paese avanzato deve poter contare su un primato hardware e poi sviluppare una forte economia dei servizi (legati al software).
Cosi? San Marino da tempo ha optato per la strada dell’indipendenza tecnologica. Mi viene in mente a questo proposito l’esempio di Carta Si?, l’unico circuito che fornisce carte di credito agli istituti del Titano che pero? negli ultimi tempi ha creato non pochi ‘intoppi’.
Il sistema ha allora coraggiosamente scelto di investire su un progetto di non facile realizzazione: un circuito tutto sammarinese che partira? gia? dal 2016. Esso rappresenta a ben vedere un banco di prova e indica una strada da seguire.
La dimensione dello Stato certamente e? congeniale all’innovazione perche? conta e? vero il sapere e il saper fare ma conta anche la velocita? e la burocrazia di uno Stato che deve essere ragionevole. Nell’ultimo rilevamento del World economic forum sugli indici di competitivita? (the global competitiveness report 2014-2015) San Marino non figura ma la vicina Italia non occupa nella classifica un posto tale da potersi dire un Paese favorevole all’innovazione. Essa figura infatti al 39° posto, dopo il Kenya (33°), il Portogallo (37°), la Lithuania (38°). Il primo posto e? occupato dalla Svizzera, il secondo dagli Stati Uniti, il terzo da Israele, il quarto dalla Germania e il quinto dalla Finlandia.
E non e? un caso che la Svizzera occupi anche il primo posto nella classifica riservata alla qualita? degli istituti di ricerca.
Anche su questo San Marino dovra? continuare a lavorare costruendo infrastrutture logistiche con campus e laboratori in modo da essere attrattivo rispetto agli altri Paesi e aumentare il numero di ricercatori, innovatori e sviluppatori, sia nel pubblico che nel privato. Dalla classifica si impara una cosa su tutte: che il dinamismo economico si insegna a scuola.
Stefano Ercolani, Presidente Asset Banca