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  • San Marino. Territorio a rischio: scempi in arrivo?

    Il governo sta portando avanti l’argomento crescita che ruoterebbe, almeno ad ascoltare i discorsi dei Segretari, tutto attorno a tre richieste di ampliamento di altrettante aziende sammarinesi. A dire dei vari Segretari infatti ci si starebbe lamentando troppo della patrimoniale e solo in pochi starebbero parlando dei tanti vantaggi che potrebbero ‘piovere’ sulla popolazione come vera e propria manna dal cielo proprio grazie agli ampliamenti di tre stabilimenti industriali. Anche se non è chiaro se e quanta occupazione in più potranno generare. Di questo tono gli affondi del Segretario Andrea Zafferani che sul suo profilo facebook ha scritto: “Tantissimi i post e i comunicati contro la patrimoniale. Pochissimi, purtroppo, i post e i comunicati sulle varianti di PRG o sui dati positivi resi noti da Anis nei giorni scorsi. Eppure, della crescita ed espansione delle nostre imprese (in particolare di quelle storiche, che stanno crescendo dopo anni difficili) ne guadagna tutto il paese, non il Governo.
    E le parti sociali, in primis i sindacati, dovrebbero essere i primi a rallegrarsene. Anche questo è un motivo per cui qua le cose non vanno bene come dovrebbero: siamo molto bravi a polemizzare, meno bravi a capire e valorizzare le opportunità che il nostro Paese dà alle imprese ed il fatto che abbiamo un tessuto economico solido”.
    Ma, occorre dirlo, è una mezza verità, anzi di veritiero c’è poco visto che in Consiglio Grande e Generale si è discusso e anche lungamente delle modifiche al prg che saranno propedeutiche a rispondere in gran fretta alle richieste delle aziende sammarinesi.
    Lo ha fatto tra gli altri molto puntualmente il Consigliere di Rete Davide Forcellini che ha posto parecchi quesiti sulla decisione del governo di far approdare in Consiglio le modifiche al prg per consentire gli ampliamenti. “Il tema è delicato – ha detto – e non si capisce il perché si debba intervenire con delle modifiche a un prg vecchio di 25 anni che fra pochi mesi verrà sostituito. Viene da pensare che le modifiche proposte non siano coerenti con il nuovo prg e mi piacerebbe capire se l’architetto Boeri ne è stato informato. Forse la fretta è proprio data dal fatto che le modifiche non vanno proprio nella direzione del nuovo prg. Le modifiche pare piuttosto possano collocarsi nel solco della vecchia politica che non teneva in alcun conto la tutela del territorio. Per ‘rincorrere’ lo sviluppo non si può pensare di compiere un ulteriore scempio del territorio.
    Perché non tentare di preservare il poco territorio libero dall’urbanizzazione? Se si fossero fatti i parchi non sarebbe stato possibile conferire aree e pubbliche al privato che è ciò che avviene con le modifiche al prg. Poi c’è la presa per i fondelli delle compensazioni con le quali si dice che verranno destinate delle aree verdi ai cittadini. Aree verdi che a ben vedere sono alvei del fiume ai quali si cambia nome. E sfido i cittadini a fare lì le loro passeggiate con il rischio magari di caderci dentro. Senza parlare poi delle altre aree interessate all’ampliamento che fanno parte di una zona ad alta instabilità potenziale con frane antiche. Tutto questo dà la misura di quanto la sicurezza dei cittadini stia a cuore a chi governa”. E nonostante tutto, almeno a parole, il Paese vuole diventare bio al 100%.

    Repubblica Sm