La medicina è qualcosa che non ha soltanto a che fare con medici, medicinali e terapie. Spesso la differenza la fa l’organizzazione di una struttura ospedaliera e la cura dei suoi dettagli. Tutto ciò che può far sentire a proprio agio chi è malato giova a favorirne la guarigione. Va da sé come sia poi fondamentale non mettere a rischio la salute dei pazienti e non fare in modo che si alimentino ansie che potrebbero avere influenze negative. E’ evidente che anche all’interno del nostro ospedale è da questo irrinunciabile principio che partono le scelte di chi ha la responsabilità della sua guida. Sebbene certe decisioni assunte di recente qualche ansia l’abbiano generata. Ci si sta domandando allora con insistenza come mai i nuovi ambulatori pediatrici siano stati trasferiti al sesto piano. Per potervi accedere infatti è necessario per forza usare l’ascensore che prendono anche i pazienti oncologici, per cui se è vero che i bimbi ammalati non si fermano al quinto piano, di fatto fanno però la stessa strada di chi deve accedere al reparto di oncologia. Il dubbio che assilla chi frequenta l’ospedale è legato a quali potrebbero essere le conseguenze di un eventuale e malaugurato incontro tra un bimbo che ha per esempio una malattia esantematica o una sindrome influenzale particolarmente aggressiva e un paziente oncologico. Se questo caso dovesse verificarsi – e le probabilità non sono basse – cosa potrebbe accadere a quest’ultimo? E’ noto anche ai non addetti ai lavori come chi è affetto da tumore sia carente nella produzione di anticorpi e sia immunodepresso. Ne consegue che potrebbero verificarsi scenari molto spiacevoli. Prima gli ambulatori pediatrici si trovavano sopra la farmacia, dunque agli altri problemi si somma la scomodità assoluta per i genitori che anziché avere un servizio al piano terra accessibile con passeggino devono ora salire al sesto piano. Gli ambulatori pediatrici non dovrebbero essere di norma collocati al piano terra, dove è possibile accedere con facilità e dove non si viene a contatto con nessuno? La scelta di collocarli al sesto piano dell’ospedale non si spiega, apparirebbe inoltre deleteria sia nei confronti dei genitori sia nei riguardi dei pazienti oncologici che si possono trovare esposti ad una serie di potenziali rischi. Esisteva un progetto che avrebbe dovuto vedere gli ambulatori pediatrici collocati nella ex casa di riposo. Per ragioni igieniche infatti in passato in un progetto di riorganizzazione gli ambulatori pediatrici erano stati pensati in un contesto separato per fare in modo che determinate situazioni non si venissero a incrociare. Il perché sia stata presa una strada completamente diversa rimane per il momento un mistero che sta tenendo tanti con il fiato sospeso. Di misure precauzionali del resto si parla sempre, sentiamo parlare di rischi e di vaccini da mattina a sera. Alcune situazioni non potrebbero essere evitate usando il solo buon senso?
