Prima intervista del Consigliere indipendente Tony Margiotta dopo la sua fuoriuscita dalla maggioranza. Con lui abbiamo toccato diversi punti.
Consigliere partiamo dalla strettissima attualità. Ente Cassa e il diniego da parte dei soci alla fusione con Carisp. Qual è la sua opinione?
“Il diniego da parte dei soci di Banca di San Marino alla fusione con Carisp nell’assemblea di domenica e la grande partecipazione degli azionisti e dei dipendenti, preoccupati per la loro sorte, all’assemblea di sabato è la dimostrazione che le decisioni non si prendono nelle segrete stanze ma attraverso la condivisione e il coinvolgimento di tutti gli attori. Decisioni verticistiche, forzature e disinformazione non portano a niente, solo agitazioni, scontro e tensioni”.
Domanda d’obbligo per chi sino a ieri era Presidente della Commissione Finanze. Cosa pensa della legge di Bilancio presentata dal Governo?
“È un bilancio che non può generare fiducia, condizione fondamentale in questo momento, ma solo preoccupazione e tensione tra i nostri cittadini e le nostre imprese. La Commissione di controllo della finanza pubblica ha fissato a 888milioni il debito pubblico, una cifra che spaventa. Soprattutto per gli interventi che si dovranno fare per poterlo ripagarlo. Ma oltre a questo, un bilancio di questo tipo non solo allontana possibili nuovi investitori che potrebbero vedere nel nostro territorio un’opportunità, ma potrebbe generare un ulteriore allontanamento delle nostre imprese dal nostro paese. Manca un progetto di rilancio del Paese, le azioni previste dal bilancio provano a tamponare le emergenze ma non a rilanciare l’economia. Non ci sono interventi legati allo sviluppo, ma solo interventi legati a far tornare i conti a discapito delle imprese e dei cittadini. Per poter affrontare le emergenze e rilanciare la nostra economia è giusto che ci si confronti in maniera leale, trasparente, coinvolgendo tutti, così che ognuno possa partecipare a questa fase delicata del nostro paese e che possa prendersi un pezzetto di responsabilità”.
Rimaniamo, come si dice, sul “pezzo”. Cosa pensa della posizione delle parti sociali sulla Finanziaria e la chiamata alla mobilitazione della Csu?
“Condivido in pieno la preoccupazione delle parti sociali espressa ai tavoli di confronto sulla Finanziaria e la chiamata alla mobilitazione da parte della Csu per gli interventi che il governo ha intenzione di attuare. Uno su tutti è il taglio agli stipendi della Pubblica Amministrazione. E’ inaccettabile intervenire su stipendi di lavoratori che quotidianamente lavorano e svolgono un servizio alla cittadinanza indispensabile. Tra l’altro gli stipendi dei lavoratori è materia contrattuale e il contratto della PA è scaduto dal 2012. Il fatto che il governo non voglia rinnovare il contratto, attraverso un confronto con le controparti, ma utilizzare la legge di Bilancio per il taglio degli stipendi, lo vedo come una forzatura e un inasprimento dei rapporti ormai deteriorati con i rappresentati dei lavoratori. Il vero problema non sono gli stipendi della Pa, ma l’evasione fiscale ancora presente in modo importante nel nostro territorio, le consulenze strapagate che in molti casi non hanno portato a niente, gli sprechi che ancora pesano nel bilancio dello Stato. Cosa si dovrebbe fare? intervenire in quel mondo sommerso e non sui lavoratori e sulle famiglie”.
Parole che pesano come macigni per Adesso. Sm. Senta, venerdì scorso si è svolta l’assemblea dell’Anis. Anche in questa sede è stato criticato l’operato della maggioranza e del governo: cosa ne pensa?
“Nell’Assemblea Generale dell’Anis che si è svolta pochi giorni fa è stato sottolineato la mancata attuazione di riforme necessarie per rilanciare l’economia sammarinese e la grande preoccupazione dell’aumento del debito pubblico. Le imprese industriali e artigiane hanno da sempre permesso occupazione, garantendo economia reale. Pur sottolineando una tenuta nel settore nonostante con i limiti e i problemi che vive quotidianamente, l’Anis sottolinea la necessita di un vero Progetto Sviluppo per il nostro Paese, che dopo tanti slogan non è stato attuato. Per poter fare questo è necessario un nuovo metodo di fare politica, legato al confronto, alla condivisione, all’ascolto e al riconoscimento degli interlocutori. Mai come in questo momento è importante affrontare le problematiche condividendo le scelte”.
Passiamo alle “cose” della politica. Vorrei una sua battuta su Bevitori nuovo Segretario di Ssd. Che cosa ne pensa?
“Penso che Alessandro saprà essere all’altezza di questo importante ruolo, da parte mia un sincero augurio di buon lavoro”.
Come nasce invece la collaborazione con Giovanna Cecchetti?
“Con Giovanna Cecchetti c’è sempre stato rispetto reciproco. Negli ultimi tempi, dopo la mia decisione di uscire da Ssd e dalla maggioranza, abbiamo avuto modo di confrontarci su un nuovo modo di fare politica, condividendo gli intenti, da qui la nostra collaborazione in Consiglio Grande e Generale. Collaborazione che ha l’obiettivo di far nascere una piattaforma riformista che raccolga individui con intenzione di risollevare il paese, aperta al dialogo e al confronto in vista di una nuova forza politica; il nostro impegno è massimo e siamo felici di raccogliere adesioni quotidiane, da aree politiche di appartenenza diversa”.
Se me lo permette una ultima domanda con battuta (ma neanche tanto…). Renzi chiede scusa a Berlusconi: “La Sinistra è in fondo a destra?”
“La sinistra è a sinistra, quelli che ora vanno verso destra sono quelli che si sono vestiti di rosso per sfruttare il momento e che ora si spogliano per rivestirsi con il colore che conviene, i famosi ‘Gattopardi’”.
David Oddone (Repubblica Sm)