Il report annuale dell’Agenzia di Informazione finanziaria (Aif) per l’anno 2018 evidenzia come i soggetti designati abbiano trasmesso 107 segnalazioni di operazioni sospette. Il dato, se confrontato con il 2017, dove si sono registrate 117 segnalazioni, appare in lieve diminuzione. Occorre però tener conto che oltre alle 107 segnalazioni Aif ha ricevuto 20 integrazioni relative a segnalazioni già precedentemente trasmesse che a detta dell’Agenzia di Informazione Finanziaria rappresentano di fatto vere e proprie segnalazioni. E’ la stessa Aif a sottolineare che la diminuzione appare fisiologica tenuto conto della fase di sostanziale stagnazione dell’economia sammarinese unita ad un ulteriore deflusso di masse amministrate e/o gestite dagli intermediari finanziari locali. Specifica poi Aif nel suo report annuale che le 107 segnalazioni hanno originato l’apertura di 80 casi. Di questi 13 sono stati trasmessi all’Autorità Giudiziaria, 10 per sospetto riciclaggio, 2 per sospetta commissione di altri reati e 1 per presunta violazione delle norme antiriciclaggio. Dunque se da un lato le segnalazioni sono in lieve diminuzione, dall’altro i casi trasmessi all’Autorità Giudiziaria sono in forte aumento, nella misura di circa il 45% rispetto al 2017.
Per quanto attiene ai presunti “reati presupposto” che hanno originato i potenziali fenomeni di riciclaggio comunicati all’Autorità Giudiziaria, Aif mette in luce che anche nel 2018 i casi più numerosi sono riferibili alla truffa, all’appropriazione indebita e all’amministrazione infedele, i restanti casi vedono quale presunto reato presupposto, lo sfruttamento dell’immigrazione clandestina, lo spaccio di stupefacenti, la corruzione internazionale e i reati collegati al gioco d’azzardo.
L’Aif ha inoltre rilevato la necessità di adottare 4 provvedimenti di monitoraggio su 11 rapporti bancari mentre non è stato possibile disporre provvedimenti di blocco fondi o sospensione di operazioni per carenza dei necessari presupposti di legge. Come di consueto – rimarca Aif nel suo report – la grande maggioranza delle segnalazioni (circa il 60%) di operazioni sospette provengono dal settore bancario. L’11,2% delle segnalazioni proviene dalla collaborazione attiva dei professionisti, avvocati, notai e commercialisti che nel 2018 ne hanno trasmesse 12, una in meno del 2017. Rilevante il dato che Aif ha ricevuto anche nel 2018 n. 6 segnalazioni effettuate ai sensi dell’art.37 della legge 92/2008 che prevede che chiunque possa segnalare all’Agenzia fatti o circostanze rilevanti ai fini di prevenzione e contrasto del riciclaggio o del finanziamento del terrorismo. “Sebbene – scrive Aif – il numero di tali segnalazioni non sia rilevante in senso assoluto, appare comunque significativo che soggetti diversi da quelli tenuti al rispetto degli obblighi antiriciclaggio denotino una certa sensibilità al tema”. Per quanto attiene all’attività di vigilanza svolta da Aif, la stessa agenzia ha evidenziato di aver incrementato l’attività ispettiva che è sfociata nell’avvio di 3 procedimenti sanzionatori amministrativi, conclusi nei primi mesi del 2019 con irrogazione di sanzioni pecuniarie.
Aif ha poi ricevuto 22 richieste di collaborazione, segnalazioni o note informative da parte di altre autorità sammarinesi, mentre sono state 32 quelle inviate alle medesime autorità dall’Aif. Ha fornito il proprio contributo tecnico all’autorità giudiziaria nell’ambito di 19 procedimenti penali o rogatorie internazionali, ha ricevuto 23 richieste di collaborazione da omologhe unità di informazione finanziarie estere (di cui nove dall’Italia) e sono state invece 83 le richieste di collaborazione alle unità estere (di cui 31 alla Uif per l’Italia).
La Repubblica dovrà apportare ulteriori modifiche al proprio impianto normativo antiriciclaggio, in ragione della emanazione della più recente Direttiva dell’Unione Europea in materia, che dovrà trovare recepimento nell’ordinamento sammarinese entro il 2020.
Spicca tra i casi descritti nel report quello riguardante una signora di origine africana, moglie di una Persona Esposta Politicamente che nel tempo ha ricevuto bonifici di importo rilevante sui propri conti accesi presso una banca sammarinese. Tali bonifici provenivano da conti presso una banca europea a lei intestati e giustificati dalla vendita di immobili di pregio. Gli accertamenti di Aif hanno fatto emergere che da un lato la donna era particolarmente dedita ad attività filantropiche e che il marito aveva in apparenza uno stipendio che non consentiva l’accumulo di un tale patrimonio. Gli esiti dell’accertamento hanno evidenziato che le somme trasferite potevano essere ricondotte ad attività illecite e che il trasferimento di tali somme da un Paese europeo a San Marino sono avvenute in concomitanza alla modifica, in quel Paese, della normativa sulla corruzione.
