La problematica dei messaggi whatsapp o delle telefonate truffa di chi si spaccia per operatore BKN301 non sembrano avere fine, abbiamo intervistato il Presidente Unione Consumatori Sammarinesi – UCS Francesca Busignani a tal proposito.
Presidente ci faccia un excursus dei fatti:
A fine ottobre, primi di novembre 2021, iniziano ad arrivare i primi messaggi truffa a diversi consumatori sui loro numeri di cellulare privati e sulla stessa chat di notifica ufficiale BKN per gli acquisti effettuati. Nei messaggi si chiedeva di andare in un sito praticamente identico a quello ufficiale di BKN e qui venivano chiesti dei dati molto simili a quelli dell’app ufficiale. Al contempo arrivavano telefonate da fantomatici operatori che, facendosi forti del possesso di diversi dati personali oltre al numero privato dell’utente, si spacciavano per soggetti di BKN e chiaramente venivano presi come tali, riuscendo quindi a svuotare completamente le somme in essere sulle carte BKN.
A questo punto cosa accade?
I primi di dicembre i consumatori si rivolgono alle Assoconsumatori, con tanto di documentazione delle denunce fatte alle Forze dell’Ordine e a BKN inerenti alle truffe subite. Ci siamo immediatamente attivati per interagire con BKN e con il comparto bancario.
Da gennaio ad oggi, fine marzo, che cosa è avvenuto?
Sintetizzando: circa a metà dicembre abbiamo chiesto un incontro per capire, affrontare e risolvere la situazione in modo congiunto e con lo scopo di trovare soluzioni rapide per rifondere i clienti truffati. I primi incontri sono avvenuti in gennaio, ne è seguito uno l’8 febbraio, dove il comparto bancario si era preso l’impegno di calendarizzare un incontro entro brevissimo per trovare una soluzione di sistema. Purtroppo da allora, a parte un proseguo d’interazione “singola” e propositiva con alcuni istituti e una mail di “work in progress a livello sistemico”, non c’è più stato nessun incontro congiunto.
Cosa intende per interazione singola?
Intendo che, alcune banche hanno continuato ad interagire con noi per trovare una soluzione a tutela dei truffati e della credibilità del sistema, altre non si sono quasi più fatte sentire e BKN, in forma diretta, è completamente sparita dal percorso che si era intrapreso.
Arriviamo ad oggi, come stanno le cose?
Ad oggi, come già detto, un approccio di sistema non è stato possibile portarlo avanti e mi permetta la considerazione, è spesso una prassi comune in diversi ambienti in questo paese, purtroppo. In ogni caso con alcune banche abbiamo trovato sinergie che hanno e stanno portando ad un buon risultato, ma il risultato deve essere buono per tutti i truffati perché non esiste, che a parità di frode, si abbiano trattamenti diversi.
Dott.ssa Busignani, lei ci ha detto che BKN non si è più, diciamo, fatta sentire con voi. Ma a suo parere ha messo in campo azioni concrete a tutela dei possessori delle loro carte?
Esatto BKN301, che è la società di gestione delle carte e quindi quella più coinvolta nelle frodi, non si è più interfacciata con noi in nessun modo dai primi di febbraio. Ha iniziato la campagna informativa sul phishing in fortissimo ritardo, da novembre si è attivata circa a ½ gennaio; ha dichiarato in TV che le frodi erano di gennaio e non prima, affermazione assolutamente non rispondente alla realtà. Ha sempre ribadito che la totale colpa era dei frodati e non la loro, sia nei pochissimi incontri, sia scrivendo una mail standard di diniego del rimborso delle somme sottratte. Quelle pochissime volte che siamo riusciti a interagire nei primi 2 mesi dell’anno 2022, sempre su nostro sollecito, ha costantemente dichiarato che sui loro sistemi “non risultano tentativi di intrusione e di conseguenza non c’è stata nessuna fuga di dati”; non ho elementi e in ogni caso non avrei le competenze tecniche per confermare o smentire che i loro sistemi siano o meno sicuri, resta il fatto che dopo una breve tregua, ad oggi i messaggi truffa sono ripresi.
Quindi a questo punto, a fronte degli ulteriori messaggi truffa che arrivano nuovamente ai consumatori, che cosa avete fatto?
A San Marino, così come in Italia, esiste L’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, perciò, vista la ripresa dei messaggini e quindi proprio per verificare e aiutare a sanare, laddove ce ne fosse bisogno, l’eventuale o meno fuoriuscita dei dati personali dei consumatori e l’eventuale prudenza o meno nell’uso, abbiamo segnalato la problematica all’Autority.
Perché avete deciso di fare questa segnalazione ufficiale ora?
Vede, abbiamo provato ad affrontare la problematica in seno al comparto nella speranza di risolvere la questione in breve tempo e con un percorso congiunto, rapido, propositivo e tutelante. Abbiamo sostenuto, a ragion veduta, che quanto avvenuto aveva prodotto una percezione negativa in termini di affidabilità, fiducia ed immagine del nostro sistema bancario e soprattutto nei confronti di BKN301 e che sarebbe stato maggiormente efficace un approccio sistemico, BKN è sparita dall’interazione e solo alcune banche hanno continuato ad interfacciarsi. Ci siamo proposti per divulgare attraverso i nostri canali le informative e tutto ciò che potesse essere utile all’utenza, quasi nulla è arrivato alle nostre mail. Ci siamo resi disponibili a condividere un percorso, abbiamo sollecitato questo percorso, l’abbiamo incalzato ma abbiamo avuto anche la pazienza di attendere che il comparto e BKN facessero squadra, proponendo soluzioni di sistema; a distanza di quasi 6 mesi dalle prime truffe ciò non è avvenuto. Abbiamo scritto a BKN di non mandare mail di diniego poiché c’era in essere un confronto, hanno continuato a mandarle e non ci hanno mai risposto né si sono più interfacciati pur essendo la società principalmente coinvolta.
Ci abbiamo provato in tutti modi a creare un rapporto di condivisione unitaria per risolvere e dare un buon segnale al consumatore con una soluzione univoca per tutti i truffati e non a “comparti” e sinceramente, nel settore bancario c’era chi lo condivideva, ma ciò non è avvenuto e non sta’ avvenendo e il problema, per alcuni cittadini persiste, proprio per palesati appigli a tecnicismo sui dati personali. Per di più oggi, anzi da circa 25 giorni, i messaggi truffa sono ripresi. A questo punto, una delle azioni da dover mettere in campo per far chiarezza anche sull’eventuale o meno fuga di dati e sulla correttezza della gestione dei dati personali da parte di BKN o di chi li gestisce, è stata la segnalazione all’Autorità Garante per la Protezione dei dati Personali. L‘autority potrà, previo verifica, predisporre l’eventuale vincolo del rafforzamento della gestione dei dati personali ed eventuali altri vincoli a BKN in favore dell’utenza in base alla Legge 21 dicembre 2018 n. 171.
Questo, ad oggi, è un passaggio obbligato per continuare ad assistere sia i consumatori che si sono rivolti a noi e che non hanno ancora risolto la problematica nonostante il nostro costante impegno, sia per tutelare tutti i consumatori da possibili truffe future
intervista fatta a Repubblica 29/3/2022