La gente c’era, ma non così tanta come ci si aspettava, vista l’ondata di indignazione che si è scatenata sui social per il pedofilo lasciato girare indisturbato in luoghi frequentati dai bambini. Sul Pianello, davanti al Palazzo, giovedì pomeriggio, c’era il “Gruppo di genitori” che aveva organizzato la manifestazione pacifica sul Pianello; c’erano i sindacati al gran completo, UDS e alcune persone che hanno ben chiaro il concetto di cittadinanza attiva. Non c’erano i politici, che comunque avevano promesso la loro presenza, ma che probabilmente erano tutti al telefonino a chiedere chi c’era e quanta gente c’era.
Questo è un altro aspetto del problema, perché molti di quelli che sparano sentenze, giudicano e si indignano dietro l’anonimato da tastiera, poi hanno paura di farsi vedere. Ignavia, indifferenza, egoismo, parassitismo: sono questi i comportamenti che alimentano l’omertà e l’interesse personale. Non è una novità che altri casi, più o meno gravi,siano passati sotto silenzio. Basta avere la copertura giusta. Vedremo cosa succederà in Consiglio, dove arriverà un comma apposito e una relazione per chiarire cosa effettivamente sia successo e dove siano le eventuali responsabilità. E speriamo che ci sia una riflessione anche sul mancato rispetto della Convenzione di Lanzarote, di cui San Marino è stato uno dei primi firmatari.
Ma torniamo in piazza, dove abbiamo scambiato alcune parole con una delle mamme del “Gruppo genitori”, Elena Nanni, serravallese, madre di due bimbi.

Racconta: “L’individuo era nella mensa del nido, a due metri da dovec’era anche mia figlia, fino all’8 di agosto. Quando abbiamo visto la foto sui giornali, ci siamo confrontate noi mamme e abbiamo capito la gravità della situazione, quindi abbiamo cercato di prenderla in mano. Quando sono tornata, dopo le ferie, e di nuovo ho dovuto lasciare la bimba al nido, ho avuto davvero una grande difficoltà, lo confesso. Una situazione del genere non dovrebbe mai verificarsi”.
Cosa chiedete alla politica?
Non abbiamo basato questo evento sulla politica, anche se poi dovrà essere la politica a gestire la situazione. Qui ci basiamo sul concetto che siamo tutti esseri umani, tutti genitori, comunque persone che vogliono tutelare i minori, la qual cosa dovrebbe essere di interesse comune a prescindere dal partito, dalla fazione, dal sindacato, da qualunque tipo di categoria o associazione in cui si voglia dividere le persone. Qui ci vogliamo incontrare per mettere a punto tutti gli strumenti che permettano di non fare più succedere situazioni del genere.
Più precisamente?
Tutte le persone che sono a contatto con i bambini devono poter essere verificate dal punto di vista delle leggi sammarinesi e di quelle italiane. Ad esempio, una persona che dovesse avere anche una semplice accusa in Italia, non può stare a contatto con minori a San Marino.
Quanti genitori siete a muovere questo movimento di opinione?
L’unico numero che posso fornire in questo momento è quello di Facebook, che comunque vale solo lì sopra. In ogni caso siamo intorno a 400. Il tutto è nato giovedì scorso, quindi mi sembra un po’ presto anche per arrivare a conclusioni numeriche.
Cosa farete, andrete avanti?
Non abbiamo alcuna intenzione di smuoverci.
Vi aspettate qualcosa dal prossimo Consiglio? Qualcuno ha già detto che deve cadere qualche testa…
Non è il nostro ruolo. Non siamo qui per far cadere delle teste. Non è una caccia alle streghe, anche se è una caccia giusta perché chi ha sbagliato, giustamente deve essere ripreso. Qui non si tratta di un piccolo errore, qui ci sono state cose gravi che devono essere verificate. Ma questo lo devono fare le figure a ciò preposte. Noi siamo qui per dire che non ci accontentiamo delle pacche sulle spalle, né delleassicurazioni formali: state tranquilli che non succederà più. Noi vogliamo strumenti concreti, sottoscritti e approvati, che episodi di questa natura non succederanno più proprio perché ci sono gli strumenti per fermarli prima. Si fa un gran parlare di agevolare la natalità e poi, se non siamo neanche sicuri dei luoghi dove lasciamo i nostri figli, non ha nessun senso fare i bonus bebè, né i rimborsi, néaltre cose!
Angela Venturini