Cultura è ciò che resta quando hai dimenticato tutto. Si tratta di una delle più belle definizioni di cultura che dà la misura di come numeri e voti non ne definiscano mai appieno la portata. I numeri tuttavia servono a tracciare un bilancio e quelli forniti dall’ufficio Diritto allo Studio evidenziano come tantissimi giovani sammarinesi si approccino allo studio con il massimo della serietà.
Dunque, dati e numeri alla mano, nell’anno accademico 2023/2024, sono stati 216 gli studenti delle Scuole Secondarie Superiori a richiedere e ottenere l’Assegno di Merito che viene assegnato a coloro che hanno una media pari o superiore a 8,5/10 o si diploma con votazione finale pari o superiore a 90/100. Tra questi eccellenti studenti,140 studiano o hanno studiato in territorio e 76 frequentano fuori. Tra gli studenti universitari, che per accedere all’assegno devono certificare una media superiore a 28/30, come previsto dalla Legge n. 5 del 21 gennaio 2004, se ne contano 104 ad averlo ricevuto: 13 studiano in territorio e 91 fuori territorio.
Si tratta di numeri più o meno in linea con quelli degli anni precedenti, quando ad accedere all’assegno di merito erano stati 218 studenti delle superiori e 115 universitari, mentre nell’anno accademico 2021/2022 ne erano stati assegnati 212 agli alunni delle Superiori e 100 agli studenti universitari.
È fondamentale che le legittime aspettative di giovani tanto determinati e preparati non vadano deluse. È auspicabile che chi ha ottenuto il massimo dei voti alle Superiori e lo desidera, prosegua il proprio percorso, intraprendendo la carriera universitaria. Chi invece ha concluso l’Università dovrebbe essere accolto dal mondo del lavoro con le opportunità che merita dal punto di vista della qualità dell’impiego e giustamente anche sotto il profilo della remunerazione. Sarebbe uno dei migliori modi di affrontare la sfida della produttività. Lo Stato dal canto suo non dovrebbe deprimere il lavoro paventando scenari come quelli descritti nella riforma IGR che schiaccia i redditi dei dipendenti e forse mette a rischio la permanenza di giovani preparati ed eccellenti sul nostro territorio.
Infine l’erosione del potere d’acquisto che ha colpito soprattutto il ceto medio, renderà nel breve termine particolarmente difficile garantire le condizioni di pari opportunità che dovrebbero stare alla base di ogni Stato democratico e la scarsità delle risorse familiari impatterà, purtroppo negativamente, anche sulle opportunità educative culturali e relazionali. San Marino non può permettersi questo: deve nell’immediato adoperarsi per non perdere i giovani, soprattutto coloro che con impegno e determinazione hanno investito sul loro futuro, deve altresì fare in modo che sempre più persone abbiano l’opportunità di prepararsi e studiare.
San Marino 09/07/2025
Unione Consumatori Sammarinesi