I casi di violenza contro le donne sembrano moltiplicarsi nel paese della antica libertà. Dopo il clamoroso, quando ambiguo e contraddittorio, caso del consigliere-segretario di Libera Matteo Ciacci ora siamo di fronte ad un caso altrettanto clamoroso e particolare.
Si tratta sempre di una violenza avvenuta tra le mura domestiche tra due persone che avevano una relazione sentimentale.
Un avvocato sammarinese è accusato di una serie di reati quali lesioni personali aggravate, sequestro di persona, estorsione e minaccia aggravata e per questo dovrà difendersi in un processo penale, a porte chiuse a tutela della vittima, verso fine mese nel Tribunale della Repubblica di San Marino.
Sembra che lo stesso avvocato non sia nuovo ad alcuni di questi comportamenti e che abbia già patteggiato in Italia dichiarandosi colpevole ed ottenendo un forte sconto di pena.
L’avvocato è accusato di lesioni personali aggravate perchè aggrediva la propria partner cagionandole lesioni giudicate, da un primo referto, guaribili in 10 giorni, colpendola con ripetuti schiaffi e pugni al costato ed alla testa. A causa di questi colpi la vittima si fratturò l’undicesima costola a sinistra ed ebbe un trauma cranico non commotivo e contusioni multiple.
L’avvocato è anche accusato di sequestro di persona perchè privava la vittima della libertà personale, trattenendola contro la sua volontà presso la sua abitazione impedendole di allontanarsi. In particolare, durante le ore di colluttazione, nonostante tre ripetuti tentativi della vittima di scappare, la riportava all’interno dell’appartamento e continuava a colpirla e a minacciarla di morte fino al mattino seguente. Solo alle 8 della mattina del giorno dopo la riaccompagnava a casa.
L’avvocato è anche accusato di estorsione perchè con violenza e minacciandola di morte (ha pronunciato frasi come: ”tanto vi ammazzo tutti, mi volete fare del male a me, ma io farò del male a voi, solo che qui adesso ci sei solo te e quindi me la devo prendere con te, ci sei te adesso qui, quindi oggi muori te, cosa devo fare io, ci sei te la paghi te per tutti oppure confessi e mi paghi per non ammazzarti, mi dai 3.000 euro, ma me li dai adesso subito sennò muori”) prelevava dal portafoglio della vittima tutto il contante presente (360 euro) e costringeva la parte offesa ad andare in piena notte (ore 05.54) presso lo sportello bancomat della filiale della propria banca sammarinese a prelevare 250 euro, che si faceva consegnare.
L’avvocato è anche accusato di minaccia aggravata per aver minacciato di morte la vittima proferendo frasi del tenore: ”stamattina te muori”; ”dove vai, stai qui, non ho ancora finito con te, siamo solo all’inizio, adesso ci divertiamo”, ”non hai ancora capito che da qui non te ne vai e stamattina muori? Dai, muoviti scarica la roba che è tutta colpa tua, devi espiare”; ”tanto vi ammazzo tutti, mi volete fare del male a me, ma io farò del male a voi, solo che qui adesso ci sei solo te e quindi me la devo prendere con te, ci sei te adesso qui, quindi oggi muori te, cosa devo fare io, ci sei te la paghi te per tutti oppure confessi e mi paghi per non ammazzarti, mi dai 3.000 euro, ma me li dai adesso subito sennò muori”), brandendo un coltello da cucina e, successivamente, un ferro da stiro.
Ciò avvenne alla fine di novembre 2018 nella Serenissima Repubblica di San Marino e dopo circa 3 anni e mezzo, cioè a fine marzo 2022, si celebra il processo a porte chiuse. Non sappiamo se le varie organizzazioni poste a difesa e a tutela della donna si siano costituite parte civili.