RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Buongiorno Direttore,
Innanzitutto, desidero esprimere i miei complimenti per la sua rubrica “Il Punto Politico”, che recentemente ha offerto ai lettori l’opportunità di informarsi sugli sviluppi in vista delle prossime elezioni.
A questo proposito, ho appreso stamattina di un possibile accordo politico tra Domani Motus Liberi e Repubblica Futura. Confesso di essere un sostenitore di Domani Motus Liberi, identificandomi con la loro proposta politica sin dai primi giorni.
Mi considero un moderato e, sia in Europa che in Italia, propenderei sicuramente per il centro-destra. Ho apprezzato di Motus l’approccio non ideologico e la determinazione a non inclinare eccessivamente verso sinistra.
Tuttavia, è noto che Motus si presenterà da solo alle prossime elezioni. Questa decisione, personalmente, non mi trova d’accordo: sembra riproporre un approccio politico obsoleto, negando la volontà di rinnovamento espressa dal movimento stesso. L’autonomia decisionale rischia di diventare un pretesto per manovre opportunistiche post-elettorali, ignorando gli elettori e tradendo la storia del partito.
In tal senso, vorrei porre due quesiti alla dirigenza di Motus:
Correre da soli prelude a futuri accordi con la sinistra per creare un’alternativa alla DC?
La scelta di correre da soli implica futuri accordi con RF, che finora ha evitato di confrontarsi con la questione Confuorti, Grandoni, Guidi, Lazzari & Burani?
Chiedo risposte concrete, senza ricorrere a vaghe generalizzazioni.
Mi basterebbe un semplice sì o no.
In assenza di risposte, seguirò il consiglio storico di Indro Montanelli: mi turerò il naso e sosterrò la DC e la sua coalizione. In fin dei conti, è meglio optare per l’originale piuttosto che per imitazioni laccate in formato mignon.
Cordiali saluti.