Alla fine della passata legislatura, da più parti si è espressa la volontà di creare a San Marino uno studentato, sia per risolvere il problema alloggi per gli universitari che frequentano il nostro Ateneo, sia per cercare di ridare vita ad alcune zone della Capitale. Non sembra che nei programmi del nuovo governo sia prevista questa necessità, che la stessa dirigenza dell’università ha riconosciuto. Se ciò fosse, potrebbe essere sempre presa in considerazione in tempi brevi.
Diverse potrebbero essere le soluzioni, ma quella che si prospetta fra le migliori e che potrebbe risolvere in parte i due problemi – quello della reperibilità degli appartamenti e quello di ridare vita a un’importante zona oggi tagliata fuori dai flussi turistici, dove molte attività commerciali e recettive sono state costrette alla chiusura – è, previo accordo, convenzione o acquisto dall’attuale proprietà, l’utilizzo e la riconversione dell’ex albergo Excelsior, ormai chiuso da più di un trentennio e in situazione di completo degrado e abbandono. Trasformarlo in uno studentato, dopo i necessari lavori di ristrutturazione ed ammodernamento, sarebbe la soluzione ottimale non solo a supporto del comparto universitario sammarinese, ma anche, se solo in parte, per la rivitalizzazione della zona della vecchia stazione ferroviaria. In definitiva, si prenderebbero due piccioni con una fava, andando incontro alle necessità del nostro Ateneo e degli abitanti.
Paolo Forcellini
( LO STRADONE)