San Marino. Una Repubblica “sicura” entro maggio! … di Alberto Forcellini

Entro fine maggio, si potrebbe raggiungere l’immunizzazione totale. Parola dei vertici ISS. L’arrivo della seconda fornitura di Sputnik V, 18500 fiale per entrambe le dosi, consente di pensare realisticamente al completamento della campagna vaccinale su tutta la popolazione, giovani compresi. Senza contare che è sempre attivo il protocollo di intesa con l’Italia, che finora ha portato solo 1270 dosi e che quindi deve far arrivare tutto il resto. Ma l’Italia non ha vaccini e, adesso che sembra stiano arrivando, si è posta obiettivi importanti per cercare di vaccinare almeno i più anziani e tutti i soggetti fragili.

Tutta l’Europa è in difficoltà, ormai da parecchi mesi, ad eccezione dell’Inghilterra che si è mossa in maniera autonoma e che in questi giorni sta praticamente azzerando il numero dei decessi. Un po’ come ha fatto San Marino, che ha pensato bene di superare l’impasse europeo mettendo in campo le sue prerogative sovrane. Un tandem di politica estera e politica sanitaria che ha portato ottimi risultati.

Ieri, dunque, una giornata di buone notizie. La curva epidemica sta pian piano calando e si è abbassata l’età media dei nuovi contagi. Significa che i più anziani, ormai immunizzati, non si contagiano più o, se accade, non si ammalano gravemente. È uno dei primi effetti della vaccinazione di massa. L’altra bella notizia è il pass vaccinale. Dalla prossima settimana, gli interessati potranno ritirare la tesserina presso la portineria dell’ospedale. Le procedure verranno rese note tramite comunicazione ufficiale.

Tutto ciò porta a sperare ad un progressivo ritorno alla normalità e magari ad emulare il modello greco: San Marino sicuro! Ovvero un’estate simile a quella dello scorso anno, ma senza lo spauracchio dell’autunno, anche se non siamo ancora nella normalità. Per diverso tempo infatti, come consigliano scienziati ed esperti, sarà bene utilizzare tutti i presidi di protezione individuale che ci sono diventati familiari. Ci sono in giro sempre più varianti, compresa quella giapponese (ancora poco nota), verso le quali l’unico antidoto è fermarne la circolazione.

Nulla si sa ancora di preciso sulla necessità di ripetere il vaccino l’anno prossimo, come si fa ad esempio per l’influenza. Tra le belle notizie che girano c’è quella per cui l’individuo vaccinato una volta, anche se apparentemente risultasse privo di anticorpi, è in grado di richiamarli, anche dopo molto tempo, in caso di contagio, Ovvero attivando quella memoria immunologica che funziona per molti altri vaccini. Vedremo.

La scienza sta facendo passi da gigante. Pare che sia in arrivo una novantina di vaccini, in corso di ultimazione se non addirittura di approvazione. Questo consentirebbe di estendere la campagna vaccinale anche ai Paesi del Terzo mondo (ce ne sono tanti che non ancora incominciato), ma soprattutto potrebbe mettere fine alla deriva geopolitica scatenata dai primi vaccini messi in commercio. È lapalissiano: maggiore è l’offerta, più si abbassano i prezzi. A quel punto, l’eccesiva concorrenza commerciale che abbiamo visto tra le case produttrici dovrà viaggiare su altri registri, non sull’accaparramento. Dovrebbe finire anche la saga infinita di AstraZeneca, che tanti danni ha fatto alimentando lo scetticismo della gente.

Si pensi se anche San Marino avesse puntato su quel vaccino. Invece ha puntato su una richiesta generalista, nel senso di tenere tutti i canali aperti a livello internazionale. È arrivato la Sputnik, con precisione cronometrica tra la prima somministrazione alle fasce più a rischio, il richiamo, e l’estensione all’intera popolazione. Non solo, ma rivelando una validità al di sopra delle aspettative. Infatti registra una percentuale molto bassa di reazioni ed è “intelligente” se non addirittura “stimolante” dal punto di vista scientifico, come affermano numerosi esperti.

Non si può che essere grati a chi ha permesso di ottenerlo e di aver messo in piedi un’organizzazione perfetta per distribuirlo gratuitamente a tutti. Messo al sicuro il Paese dal punto di vista sanitario, dovranno partire tutti i progetti per la ripresa dell’economia, per il turismo, per quelle fasce sociali che più hanno sofferto le conseguenze della pandemia. Chiacchiere e strumentalizzazioni, non servono. Grazie!

a/f