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‘‘Prima della crisi di governo dissi qui in Aula in un intervento che se non c’erano le condizioni per andare avanti avremmo fatto una scelta difficile e l’abbiamo fatta. Noi ci abbiamo creduto in questa maggioranza. E credo che nei primi due anni e mezzo di legislatura abbia fatto cose importanti, è stata fondamentale nella gestione della Pandemia, è stata gestita la crisi dei poteri dello Stato, in particolare nella Giustizia, abbiamo fatto la riforma previdenziale, con un prevedibile sciopero fuori da Palazzo, ma noi ci abbiamo creduto per impedire l’implosione del nostro bilancio previdenziale. Poi la riforma fiscale: siamo sommersi da Odg che prevedono la riforma Igr, dello Statuto di Banca centrale e interventi che erano semplicemente nel programma di governo e impegni presi da questa maggioranza .Nel momento in cui ci viene detto, a un anno e mezzo da fine legislatura, che determinate cose non si devono più fare, noi la responsabilità di tenere il Paese un anno e mezzo in ordinaria amministrazione non ce la prendiamo. E’ una responsabilità scellerata. Il Paese ha necessità di una maggioranza e di un governo che intendano seriamente di fare interventi non più rinviabili. Nel momento in cui questa volontà non c’è , non ci sono motivi per noi per restare, e uscire è un atto di responsabilità. E rammarica vedere usata come foglia di fico l’accordo di associazione europea. Proponete allora una legge che consente di trattare l’accordo anche in procedura d’urgenza, noi la sosterremmo. Smettiamola con questa foglia di fico dell’Ue, non ci crede nessuno e neanche voi.
Sulla legittimità o meno di questo governo: questo governo non è più legittimato a governare da un punto di vista politico, prima che normativo, ci sono partiti che prima non esistevano..ma quello che conta è che l’accordo politico su cui si fondava la maggioranza di governo non c’è più, i contraenti tutti ne prendano atto. Dire che il governo può stare in piedi con 32-33 consiglieri, da un punto di vista legale è rilevante, ma dal punto di vista politico non avrà né forza, né volontà di mettere in campo interventi rilevanti per l’opinione pubblica.
Noi faremo un’opposizione responsabile e sensata: se il Sds Finanze porta in Aula la riforma Igr, nello spirito della riforma presentata ormai tempo fa, noi saremo pronti a sostenerla. Ma non lo farete, perchè lo avete detto: le cose serie a un anno e mezzo dalle elezioni non si faranno. Questo governo ormai non avrebbe più fatto niente e a queste condizioni noi non ci stiamo più. Se volete portare avanti questa agonia insopportabile, lo farete senza di noi. ”
Cons. Rete, Giovanni Maria Zonzini
Fonte Dire