San Marino. “Voto: non classificabile”. Scuola, non si placano le proteste: sabato altra contestazione. 

Maria Grazia Zafferani (Rete): “Posti in essere interventi che incidono brutalmente sulla qualità della scuola dove a far da cavia della sperimentazione scellerata è tra gli altri l’asilo nido. Abbiamo poi insegnanti pony express, tuttofare che corrono da un castello all’altro. Disastri in ogni settore, l’arroganza è imbarazzante”.

Ancora contestazioni sul decreto scuola nonostante la sua approvazione sia avvenuta giovedì scorso, pur se con i soli voti dei trenta consiglieri di maggioranza presenti in aula. Così sabato il comitato per la qualità della scuola scriveva “Decreto approvato. Ma le proteste non si placano. Gli insegnanti sono preoccupati, di conseguenza le famiglie.

Anche oggi il Segretario contestato in occasione dell’inaugurazione della Manifestazione dello Sport in Fiera..

Il Segretario Podeschi, che dovrebbe avere fiducia e sostegno dal corpo docente, è stato invece sfiduciato in tutti i modi. Nonostante ciò, si è arroccato in difesa. Ha chiuso al dialogo, approvando il decreto a tutti i costi, con poche e non sostanziali modi che. Come già quattro anni fa, col decreto di riordino del 2014, ma con ancor più supponenza, scarsa volontà di dialogo, spesso e volentieri tacciando gli insegnanti di ignoranza, i sindacati di arrivismo e i genitori di ingenuità di fronte alla presunta strumentalizzazione operata dalla classe docente.

Solo lui e il suo Governo, completamente isolato su questo fronte, si ritiene nel giusto. A cose fatte possiamo solo prendere atto e confidare che abbia ragione.

Dal canto nostro, monitoreremo gli eventi nel futuro per capire gli effetti concreti di queste scelte, con dando che il dibattito politico sulla scuola non si palchi del tutto no al prossimo decreto per l’ennesino giro di vite. Cittadini, genitori e insegnanti del Comitato per la qualità della scuola”.

Non è dunque stato sufficiente approvare il decreto per mettere definitivamente il coperchio alle polemiche. Che la loro eco si sarebbe sentita a lungo lo si era già capito dai toni accesi del dibattito in aula consiliare dove non solo consiglieri del Pdcs hanno provato lungamente a far comprendere al Segretario Podeschi la necessità di una marcia indietro. Anche il consigliere di Rete Maria Grazia Zafferani ha parlato di un decreto con voto Nc, non classificabile che avrebbe posto in essere “interventi che incidono brutalmente sulla qualità della scuola dove a far da cavia della sperimentazione scellerata è tra gli altri l’asilo nido. Abbiamo poi insegnanti pony express, tuttofare che corrono da un castello all’altro. Continuate a fare disastri in ogni settore, l’arroganza è imbarazzante. Arrivate anche a minacciare le persone, ricattate e denunciate chiunque non faccia parte della vostra setta”.

Il capogruppo di Rete Gian Matteo Zeppa si è spinto a dire “lei non è il Segretario dell’istruzione, lei è il segretario della Distruzione. E si deve vergognare per aver buttato via le richieste della cittadinanza. Lei aveva il dovere di confrontarsi con gli insegnanti, se fosse stato ascoltato dal suo omologo italiano egli si sarebbe messo le mani nei capelli, è avvilente quello che dice”.

Che si sia fatto tanto clamore per nulla come hanno lasciato intendere i consiglieri di maggioranza che il decreto lo hanno votato? Oppure esso è stato veramente un gran colpo allo studio, qualcosa di insuperabile, come un Paese intero sta dicendo? Se così è, un pezzo di futuro è stato rubato.

Credit: La RepubblicaSM