È stato finalmente dato un nome al cadavere recuperato una settimana fa nelle acque di San Mauro Mare: si tratta di un uomo di 40 anni, la cui scomparsa era stata denunciata circa un mese fa. A confermarlo sono gli investigatori che, nonostante le gravi difficoltà dovute alle condizioni del corpo, sono riusciti a risalire con certezza alla sua identità.
Il ritrovamento era avvenuto il 3 aprile scorso, quando un pescatore in transito sotto costa aveva notato qualcosa galleggiare nei pressi della scogliera di fronte al Bagno Delio. Il successivo intervento della Capitaneria di Porto, dei Carabinieri e del nucleo fluviale dei Vigili del Fuoco aveva portato al recupero della salma, in stato avanzato di decomposizione.
Le condizioni del corpo, rimasto in acqua per settimane, avevano reso irriconoscibili i tratti somatici e cancellato impronte digitali e altri elementi identificativi. Nessun documento era stato trovato addosso all’uomo. Le uniche indicazioni erano gli abiti: jeans, una maglietta a righe rosse e nere, e una felpa verde.
Grazie a questi pochi elementi e al confronto con le segnalazioni di persone scomparse, le autorità sono riuscite a incrociare i dati e a ricostruire l’identità del quarantenne. La conferma definitiva è arrivata attraverso accertamenti più approfonditi, resi possibili anche da elementi raccolti dai familiari.
La salma, inizialmente trasportata all’obitorio del Bufalini, verrà ora trasferita in una nuova struttura per completare le analisi autoptiche. Le indagini proseguono per chiarire le cause della morte, al momento non ancora del tutto accertate.