Sanchez ha annunciato una commissione d’inchiesta sulle cause del blackout

Il presidente del governo spagnolo, Pedro Sanchez, ha annunciato la “creazione di una commissione di inchiesta per un’analisi tecnica” da parte del Consiglio nazionale di sicurezza, che sarà coordinata dal ministero di Transizione ecologica.

“Il governo chiederà conto delle responsabilità degli operatori privati” per il blackout, ha assicurato il premier. Nella conferenza stampa al Palazzo della Moncloa, Sanchez ha valutato positivamente il rapporto di Rete Elettrica, che ha escluso la possibilità di un cyber attacco all’origine dell’oscuramento generale. Tuttavia, ha annunciato “un’analisi indipendente del governo” con “tutte le risorse dello Stato” per determinare il motivo dell’interruzione dell’energia. Ha insistito sul fatto che il governo “non esclude alcuna ipotesi” sulle cause del blackout fino a quando non si avranno “i risultati conclusivi dell’analisi dell’accaduto”, che “saranno resi pubblici e presentati in maniera trasparente alle Cortes spagnole”. Sanchez ha anche detto che l’esecutivo spagnolo ha “sollecitato formalmente alla Commissione Europea e all’organismo regolatore” del mercato dell’energia Ue “un loro rapporto indipendente per sapere esattamente la loro valutazione” dell’accaduto. “Il governo ha due priorità chiare: consolidare il ripristino del nostro sistema elettrico al 100% e scoprire cosa sia accaduto per evitare che possa succedere di nuovo”, ha detto il premier. “Il governo di Spagna andrà fino in fondo all’accaduto e adotterà le misure necessarie perché non si ripeta più”, ha insistito.

“Dopo una notte intensa, si è riuscito a ristabilire il 99,95% della domanda di energia” dopo il maxi blackout di ieri, “ed è stato ripristinato il 100% delle sottostazioni della rete di trasporti”. Lo ha scritto il premier Pedro Sanchez in un messaggio su X, in cui ha ringraziato la cittadinanza “per essere stata di nuovo esempio di responsabilità e civismo”, nonostante i notevoli disagi.      Da parte sua, l’operatore della Rete elettrica spagnola (Ree), ha escluso oggi che il maxi blackout che ha colpito ieri la Spagna sia stato provocato da un cyberattacco alle sue installazioni.       “Possiamo escludere un incidente di cyber sicurezza nelle installazioni di rete elettrica e al centro di controllo di rete elettrica, ha informato Ree. Ieri il sistema era “stabile” in tutte le variabili e in condizioni di sicurezza. Poi, alle 12:30, sono state rilevate due perdite di generazione di corrente in pochi secondi, che il sistema non è stato in grado di assorbire, provocando il blackout generalizzato.     Sanchez ha informato della nuova riunione straordinaria del Consiglio nazionale di sicurezza in corso da stamane alla Moncloa, per analizzare le cause e la situazione attuale.     Questa mattina il gestore della rete elettrica spagnola Ree ha informato che intorno alle 6:00, il 99,16% della fornitura di energia elettrica era assicurato, con una produzione di 21,26 megawatt, ha indicato Ree, mentre l’interruzione era iniziata ieri alle 12.33.       Sanchez ha convocato per questa mattina alle 9 una seconda riunione straordinaria del Consiglio Nazionale della Sicurezza, che sarà presieduta dal re Felipe V, per analizzare le cause e le conseguenze del blackout che ieri ha paralizzato la penisola iberica, mentre la situazione sta tornando a una relativa normalità.       Alla riunione partecipano le tre vicepresidenti del governo, sette ministri, il capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Teodoro Lopez Calderon, la direttrice del Centro Nazionale di Intelligence, Esperanza Casteleiro, e quella del dipartimento di Sicurezza Nazionale, Loreto Gutierrez, informa La Moncloa in una nota.    “La Spagna sta superando la fase peggiore della crisi e va verso la ripresa”, ha detto Sanchez, dopo la riunione, assicurando che “il sistema ha risposto con agilità, gli attori pubblici e privati hanno agito con efficacia, e il coordinamento è stato eccellente e leale”.         Il premier ha segnalato che nella notte sono stati riattivati i centri di produzione di energia e l’erogazione elettrica è stata ripristinata nella quasi totalità. Gli ospedali, i centri sanitari e le farmacie “hanno ripreso la normale attività, come “la maggioranza dei centri educativi, supermercati e le banche che sono aperti. Le telecomunicazioni e la fibra ottica funzionano nel 90% territorio. Porti e aeroporti funzionano “con assoluta normalità”, ha segnalato.      La scorsa notte sono stati assistiti oltre 35.000 passeggeri intrappolati nei treni e ancora ci sono punti del paese senza servizi di trasporti, ha aggiunto Sanchez, assicurando che gli operatori delle infrastrutture ferroviarie “lavorano senza tregua per ristabilire il prima possibile tutti i servizi” di collegamento. Anche l’industria ha recuperato l’attività “o spera di farlo in giornata”, mentre il turismo, i vista del ponte festivo del 1 maggio “non sarà colpito” da disagi provocati dal massiccio blackout.

Perde corpo l’ipotesi di un fenomeno meteorologico anomalo

“Durante la giornata del 28 aprile non è stato rilevato in Spagna nessun fenomeno meteorologico o atmosferico anomalo, nemmeno variazioni brusche delle temperature nella nostra rete di stazioni meteorologiche”. E’ quanto ha chiarito oggi l’Agenzia spagnola statale di Meteorologia (Amet) in un messaggio sui canali social.

Perde così corpo l’ipotesi, avanzata ieri dalla Rete Elettrica portoghese, di un fenomeno molto atipico, con forti variazioni di temperature, che avrebbero causato gravi oscillazioni sulle linee di alta tensione, a monte del massiccio blackout che ha provocato la paralisi delle comunicazioni e di molti servizi in Spagna.

Ancora code, rallentamenti e disagi

Code e rallentamenti sono stati segnalati stamane in alcuni punti della rete stradale spagnola, in particolare in zone di accesso a grandi città come Madrid, Barcellona e Valencia: è quanto riferito dalla Direzione Generale del Traffico (Dgt), all’indomani del grande blackout generale nel Paese iberico, che ha provocato grossi problemi di circolazione, in buona parte comunque già risolti.

In un messaggio sui social, la stessa Dgt ha chiesto ai cittadini di “evitare” di circolare in auto nella giornata odierna “se non strettamente necessario”.

Ancora grossi disagi anche nei trasporti ferroviari: la sospensione di tutti i trasporti ferroviari nella regione nord-occidentale della Galizia, al confine fra i due Paesi, è stata annunciata dal gestore delle infrastrutture Renfe in un messaggio su X. Nella comunicazione Renfe chiede ai passeggeri di non recarsi nelle stazioni della regione fino a nuovo avviso. E segnala che possono chiedere il rimborso o il cambio dei biglietti sui canali online

Possibili ulteriori disagi negli aeroporti

Sebbene tutti gli aeroporti spagnoli siano operativi e con l’elettricità ripristinata al 99%, i gestori consigliano ai passeggeri di controllare lo stato del proprio volo e di consultare la propria compagnia aerea prima di mettersi in viaggio, dopo il blackout generalizzato che ha
interessato l’intera penisola lunedi’ a partire dalle 12.30.  Lo riporta l’agenzia Efe.

Il gestore aeroportuale Aena ha fatto sapere che tutti gli aeroporti rimangono operativi e che durante la notte hanno adattato i loro orari alle esigenze dei passeggeri riprogrammati, in modo da evitare assembramenti significativi nei terminal.

A causa del blackout, il traffico aereo ha subito ieri alcuni ritardi e cancellazioni, anche se sono stati cancellati solo 300 voli sui 6.000 previsti in tutta la Spagna. Gli aeroporti sono riusciti a rimanere operativi grazie ai sistemi elettrici di emergenza.

Ristabilite le forniture alla rete elettrica in Portogallo

Le forniture di energia elettrica sono tornate alla normalità in Portogallo, dopo il maxi blackout che ieri ha colpito la penisola iberica. “Tutte le sottostazioni del servizio nazionale dei trasporti sono state ristabilite”, ha spiegato un portavoce della Rete Elettrica Nazionale, assicurando che attualmente il sistema di trasporti “è stato perfettamente ristabilito”.

Restano tuttavia alcuni disagi, soprattutto nei trasporti. Gli aeroporti devono ancora smaltire tutti i voli sospesi nelle ultime ore, mentre la metropolitana di Lisbona è ancora chiusa, come riportano i media nazionali. Il Consiglio dei ministri, presieduto dal premier Luís Montenegro, si riunirà questa mattina per continuare a seguire da vicino la situazione.

Tajani: ‘Nessuna segnalazione grave su cittadini italiani’

“Le nostre ambasciate e i nostri consolati sono stati attivi fin dall’inizio, si sono subito mobilitati, con i limiti legati alla contattabilità delle nostre ambasciate. Anche l’unità di crisi a Roma del Ministero degli Esteri si è immediatamente mobilitata. Non abbiamo avuto segnalazioni gravi per il momento”.

Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani – che si trova a Valencia per il congresso del Ppe all’indomani del blackout che ha colpito la penisola iberica.

“La nostra ambasciata ha detto comunque a tutti gli italiani che non riuscivano a contattare le nostre sedi diplomatiche di mettersi in contatto con le autorità spagnole o di seguire le indicazioni che vengono dalle autorità spagnole”, ha concluso.

Quanto alle cause del disastro di ieri, Tajani ha aggiunto: “Toccherà al governo spagnolo a dire quali sono state le cause. Ieri il primo ministro Sanchez ha detto che sono tutte possibili le ipotesi, quindi vedremo”.

Ansa