Sanità e Santità (l’editoriale di David Oddone)

Un’involontaria svista può rivelare inaspettatamente un intero mondo di significato. Stavo buttando giù un articolo sulla nomina di Mariella Mularoni a Segretario alla Sanità e rileggendo le prime righe, mi sono accorto di avere digitato “Santità”.

Una “t” di troppo che, ironicamente, fa veramente la differenza. Naturalmente ho sorriso e corretto immediatamente.

D’altronde, per quanto stimi l’amica Mariella – alla quale approfitto per fare i miei più sentiti complimenti – beatificarla appare un tantino eccessivo.

Tuttavia nulla avviene per caso e il lapsus, come si suol dire, cade a fagiolo per incensare qualcun altro.

Il trionfatore della prova di forza per “conquistare” la poltrona governativa è manco a dirlo Giancarlo Venturini.

L’immortale Segretario Dc, che ormai potrebbe davvero anelare alla “Santità”, attributo papale, che bene si addice a chi rappresenta in terra, il Santo, simbolo nel simbolo del Partitone.

Al netto del detto, c’è infatti tutto un non detto, che in politica fa la differenza.

Venturini ha preso due piccioni con una fava: non si è bruciato in un incarico certamente non semplice, che avrebbe potuto ricoprire per appena qualche mese, ed è riuscito allo stesso tempo a respingere gli assalti di chi nutriva e nutre velleità sia all’interno di Via Delle Scalette, che nel futuro Congresso di Stato.

Ma se è vero che Venturini è stato l’artefice e promotore del patto che ha portato il diavolo e l’acqua santa a governare assieme, la prematura dipartita dall’esecutivo di Rete, non avrebbe dovuto indebolire il Segretario democristiano?

A quanto pare, no.

Venturini è saldamente al timone, disfa e fa, vede e provvede, come l’Altissimo.

Allora, a costo di risultare blasfemo nei confronti di cotanta sacralità, qualche domanda devo pur farmela, altrimenti verrei meno al mio ruolo di giornalista.

Perché nonostante la decisione estrema, il movimento ex rivoluzionario continua a mantenere un atteggiamento morbido, morbidissimo, verso gli ex alleati?

E perché gli ex alleati, l’attuale “nuova” maggioranza, non mostrano la minima rabbia verso il comportamento di chi è uscito sbattendo la porta (finora solo metaforicamente)?

Io, le risposte non le ho. Ma un paio di idee, sì.

Per ora mi limito a constatare che tra attacchi a figure apicali dello Stato, spartizioni di posti di potere e grande confusione, in giro si vede esclusivamente parecchio fumo negli occhi.

Eppure i sammarinesi mai come in tale complicato momento hanno necessità di sostanza.

Se questo è il “nuovo” che ci viene offerto, sarebbe meglio tornare subito alle urne.

In attesa del Consiglio al via la prossima settimana, il quale sono sicuro tanto ci dirà sul presente e sul futuro, l’unico che può brindare per aver ottenuto la Santità… pardon, la Sanità, è Giancarlo Venturini.

Habemus… victorem!

 

David Oddone

(La Serenissima)