Illustrati i dati sul servizio di automedica e i tempi di risposta sul territorio della Valconca
Montefiore Conca (RN), 29 aprile 2025 – Il tema della sanità è stato al centro della seduta del Consiglio comunale di Montefiore Conca, svoltasi nella serata di lunedì 28 aprile. Su invito dell’Amministrazione comunale, hanno partecipato ai lavori, in qualità di ospiti, il dott. Maurizio Menarini, Direttore dell’UOC Centrale Operativa 118 ed Emergenza Territoriale Romagna, e il dott. Ardigò Martino, Direttore del Distretto di Riccione, presentando il modello organizzativo del soccorso preospedaliero Romagna e i dati di attività.
In particolare, sono state fornite risposte esaurienti e dettagliate, supportate da dati ufficiali, in merito a una mozione dell’opposizione relativa al ripristino dell’automedica Mike9 nel distretto socio-sanitario di Riccione. È stato evidenziato come l’attuale organizzazione dei servizi di emergenza territoriale risulti funzionale alle esigenze e caratteristiche del territorio di Montefiore Conca e della Valconca.
Nel corso della seduta è stato chiarito che l’automedica è un mezzo di supporto avanzato che trasporta personale medico e attrezzature, senza pazienti, e che viene attivata a seconda della gravità degli interventi, in affiancamento o meno all’ambulanza. Attualmente, l’automedica più vicina a Montefiore Conca si trova a Miramare, una posizione ritenuta strategica sulla base della distribuzione geografica dei residenti e della necessità di garantire risposte tempestive, mentre il primo mezzo di intervento, anche sui codici rossi, è l’ambulanza di stanza a Morciano di Romagna, dotata di personale infermieristico altamente qualificato.
“I dati dimostrano che i tempi di intervento dell’ambulanza di Morciano, anche per codici rossi, rispettano pienamente gli standard di legge, attestandosi entro i 18 minuti previsti e, spesso, migliorandoli – ha sottolineato il dott. Martino – Alla luce di ciò, si precisa che con la riorganizzazione del sistema di emergenza, nessuna automedica è stata eliminata nel Distretto di Riccione. Al contrario, nell’ambito di un processo strutturale avviato a 30 anni dall’istituzione del 118, la rimodulazione ha previsto lo spostamento della MIKE7, che serve l’area sud del Distretto, in una sede più funzionale, per garantire: miglior accesso viario, con tempi di uscita ridotti; logistica più efficiente per il personale; ambienti più ampi e confortevoli per gli operatori, migliorando anche il mantenimento del servizio H24. La nuova collocazione è distante solo pochi chilometri dalla precedente, ma consente uguali o migliori tempi di intervento su tutto il territorio, inclusa Montefiore Conca. Dunque tale riorganizzazione non ha comportato alcuna riduzione del livello di assistenza, al contrario ha rafforzato l’efficacia della risposta sanitaria, migliorato la distribuzione delle risorse e valorizzato il lavoro degli operatori, garantendo loro condizioni migliori e più sostenibili”.
“Il sistema di soccorso alle patologie più critiche, tempo-dipendenti come infarto cardiaco, traumi gravi o ictus, si basa su una rete di risposte che ha inizio sul territorio e trova il trattamento definitivo nell’ospedale idoneo, non necessariamente quello più vicino al luogo dell’evento – ha spiegato il dott, Menarini – Per quanto attiene il territorio, la disponibilità di mezzi di soccorso avanzato a leadership infermieristica consente di fornire una prima risposta sanitaria nei tempi previsti e con la qualità necessaria alle condizioni del paziente; la medicalizzazione ovvero l’intervento dell’automedica ed eventualmente dell’elisoccorso, è un anello della catena, molto importante ma non l’unico per garantire una ottimale ripresa dei pazienti. E’ dalla sinergia tra professionisti sanitari sul territorio e con i reparti specialistici degli ospedali (trauma center, laboratorio di emodinamica, centro ictus) che si ottengono i migliori risultati”.
I dati presentati dai dirigenti di Ausl Romagna mostrano che vi è una gestione dinamica con una automedica ogni 124.104 abitanti. Nel dettaglio, l’automedica interviene meno di una volta al mese nel Comune di Montefiore Conca e il primo mezzo di soccorso arriva, per i casi classificati come codice rosso, nei tempi previsti dagli standard nazionali.
Nello specifico dal 1° gennaio 2024 al 21 aprile 2025 sono stati registrati 22 interventi di automedica (4 in codice giallo e 18 in codice rosso) nel territorio di Montefiore Conca: per quanto attiene il primo mezzo di soccorso il tempo di intervento per i codici rossi è in linea con il target richiesto.
E’ stato inoltre evidenziato come nei territori geograficamente più distanti dai presidi ospedalieri, come quelli collinari o montani, la sicurezza non si costruisce con un mezzo fermo in ogni Comune, ma con un sistema a rete ben coordinato e una comunità formata, consapevole e pronta a collaborare. In questi contesti il sistema delle emergenze si fonda su tre pilastri fondamentali: capacità della popolazione di riconoscere rapidamente l’emergenza; prontezza nel chiamare il numero corretto (112), fornendo informazioni precise; attivazione delle prime manovre salvavita (massaggio cardiaco, uso del Defibrillatore) in attesa dei soccorsi. In sostanza, la presenza di cittadini formati, di defibrillatori accessibili (a tal proposito la Regione Emilia Romagna ha investito per l’acquisizione e la distribuzione di apparecchi di nuova generazione) e di una rete comunitaria di primo soccorso può fare la differenza nei primi minuti, prima dell’arrivo di qualsiasi mezzo. La distanza geografica non deve tradursi in vulnerabilità sanitaria, ma in alleanza di prossimità tra cittadini, servizi e operatori. “Proprio per questo il Distretto di Riccione sta investendo per rafforzare l’empowerment delle comunità locali, promuovendo formazione al primo soccorso e all’uso del defibrillatore”, ha ricordato Martino, soffermandosi poi sul tema degli anziani e della fragilità sollevato nella mozione. “È importante chiarire che la presenza di persone anziane o fragili non implica un maggiore bisogno di ambulanze. Oggi, la protezione degli anziani dipende molto meno dalla risposta in emergenza e molto di più da una rete di assistenza territoriale continua e integrata, che comprende: l’assistenza domiciliare; i servizi infermieristici territoriali; il supporto ai caregiver e alle famiglie; i Punti Unici di Accesso (PUA); la medicina generale e le attività di prevenzione delle riacutizzazioni. Il nostro impegno come Distretto è rafforzare questa rete silenziosa ma decisiva, che garantisce agli anziani non solo di essere salvati in emergenza, ma soprattutto di non arrivare all’emergenza, grazie alla presa in carico precoce. Noi stiamo lavorando perché il resto funzioni, per evitare che l’ambulanza diventi l’unica risposta possibile. Il Distretto di Riccione resta come sempre disponibile al confronto nelle sedi istituzionali, con spirito di collaborazione e attenzione alle esigenze della cittadinanza, nella piena tutela del diritto alla salute di tutti”.
Alla luce delle informazioni e dei dati forniti dai rappresentanti di Ausl Romagna i consiglieri che hanno presentato la mozione si sono dichiarati pienamente soddisfatti della risposta.
Montefiore Conca sociale comunicazione