CORNICIONI crollati, facciate cadenti. Non è un bello spettacolo quello che si presenta da alcuni giorni lungo la scalinata di via Saffi, nel cuore del centro storico di Santarcangelo. Da una delle case più vecchie (e non ristrutturate) si sono staccati pezzi di cornicione, tanto che il Comune è stato costretto a transennare la zona per il pericolo di crolli sui passanti. Ma non è questa l’unica situazione di degrado in centro. Ci sono diverse altre abitazioni chiuse da anni, e che versano in condizioni di abbandono, costituendo di fatto un pericolo per chi abita nei pressi.
PER FARE il punto sulle situazioni più urgenti, e sui ‘buchi neri’ che ancora ci sono nel centro storico alto di Santarcangelo, con alcune case crollate addirittura ai tempi della Seconda guerra mondiale, ieri mattina l’assessore ai Lavori pubblici Filippo Sacchetti ha fatto un sopralluogo con alcuni tecnici. Al di là delle situazioni di emergenza, il sopralluogo serviva anche a valutare alcune proposte arrivate dai privati per sistemare le abitazioni diroccate. «Il punto – ammette Sacchetti – non è però quello di aggiungere nuovo cemento, specialmente in una zona delicata e vincolata come quella delle contrade di Santarcangelo. Stiamo valutando, insieme ai privati che si sono detti disponibili a investire per sistemare gli immobili, soluzioni pià soft, che puntino alla riqualificazione degli immobili in maniera diversa».
L’IDEA è infatti quella di riconvertire alcuni immobili con interventi leggeri: vetrate a vista, terrazze panoramiche e giardini ‘sospesi’. Proprio la creazione di spazi verdi e di nuovi servizi è uno degli obiettivi dell’amministrazione, con la possibilità di creare veri e propri giardini al secondo o al terzo piano delle abitazioni diroccate. In realtà già l’amministrazione precedente, quando era sindaco Mauro Morri, aveva tentato di percorrere questa strada, in particolare per alcuni immobili abbandonati da molti anni. Un tentativo rimasto solo nel cassetto, perché l’amministrazione Morri poi è caduta e il Comune è stato commissariato. Ma ora la giunta Parma vuole riprendere questa soluzione, per tentare di ridare decoro ad alcuni luoghi degradati del centro.
Fonte: RESTO DEL CARLINO