Santarcangelo, domani la “Festa del Trentennale” per la prima Banca del Tempo d’Italia

Sarà una giornata di festa, incontri e memoria quella di sabato 10 maggio, quando la Banca del Tempo di Santarcangelola prima nata in Italia – celebrerà il trentennale dalla fondazione con un ricco programma che unisce riflessione, istituzioni e convivialità. L’appuntamento, promosso dall’associazione in collaborazione con il Comune, vedrà la partecipazione dei rappresentanti delle Banche del Tempo di tutta Italia, riuniti in occasione della XVIII Assemblea Nazionale.

Un’intera giornata per celebrare lo scambio di tempo

I lavori inizieranno alle 9.00 al Supercinema di Santarcangelo, nella Sala Wenders, con il saluto della presidente Anita Tognacci, seguito dagli interventi del sindaco Filippo Sacchetti, dell’assessora alle Pari Opportunità Angela Garattoni e della consigliera regionale Alice Parma, già sindaca della città. L’assemblea sarà presieduta da Flora Cappa, responsabile nazionale delle Banche del Tempo, e ospiterà l’intervento dello psicologo Andrea Novelli, che proporrà una riflessione sul valore del tempo come risposta alla complessità della vita contemporanea.

Alle 13.00, il pranzo comunitario offerto dal gruppo locale al Centro Sociale Franchini, mentre nel pomeriggio, alle 16.00, è prevista una visita guidata della città a cura della Pro Loco, per far scoprire o riscoprire i luoghi simbolo della comunità dove, nel 1995, prese avvio un’esperienza destinata a fare scuola in tutta Italia.

La forza di uno scambio senza denaro

Fondata su un principio tanto semplice quanto rivoluzionario, la Banca del Tempo permette ai suoi “correntisti” di depositare ore e restituirle con servizi e aiuto reciproco: baby-sitting, ripetizioni, cucina, piccoli lavori, accompagnamenti e molto altro. Al posto del denaro, il tempo diventa la vera moneta di scambio. Ogni utente riceve un “libretto” dove annotare le ore donate e ricevute, mantenendo un equilibrio tra ciò che si offre e ciò che si riceve.

Un’intuizione nata 30 anni fa che oggi – in un’epoca dominata dalla frenesia e dall’individualismo – appare più che mai attuale. Come recita lo slogan della giornata: “Trent’anni e non sentirli”, per una comunità che continua a crescere nel segno della solidarietà.