Giornata difficile per migliaia di viaggiatori in tutta Italia, tra cancellazioni e rallentamenti nel servizio ferroviario, a causa dello sciopero nazionale indetto dai sindacati Usb e Sgb. La mobilitazione, iniziata a partire dall’una di notte, coinvolge il personale del gruppo Ferrovie dello Stato, Italo e Trenord e continuerà fino alle 23:59.
Anche la stazione centrale di Bologna è stata colpita pesantemente: si contano già almeno dieci treni soppressi, tra regionali e convogli ad alta velocità. Alcuni treni in partenza registrano ritardi fino a 35 minuti. I disagi si estendono anche altrove, come a Roma Termini, dove si segnalano ritardi fino a un’ora e mezza e ulteriori cancellazioni.
Lo sciopero interessa diverse categorie del personale ferroviario: macchinisti, capitreno, operatori della circolazione e addetti ai servizi di bordo. Restano invece esclusi i lavoratori della manutenzione delle infrastrutture Rfi, che avevano già incrociato le braccia lo scorso 11 aprile.
Le stesse sigle promotrici dell’agitazione odierna avevano sospeso un precedente sciopero previsto per il 17 maggio, in rispetto della cerimonia d’intronizzazione di Papa Leone XIV, tenutasi il giorno successivo.
Per quanto riguarda la lunga percorrenza, alcuni treni garantiti – come da comunicazione sui canali ufficiali – stanno viaggiando regolarmente. Sul fronte del trasporto regionale, vengono rispettate le consuete fasce di garanzia nei giorni feriali: dalle 6:00 alle 9:00 e dalle 18:00 alle 21:00.
La protesta è stata indetta per rivendicare il rinnovo del contratto collettivo nazionale, un tema su cui i sindacati chiedono maggiore attenzione e concretezza. Intanto, sui monitor delle principali stazioni italiane continua a comparire l’avviso che segnala possibili variazioni, cancellazioni e ritardi per l’intera durata dello sciopero.