SCUDO FISCALE: PITTELLA(PD), DIFFICILE IL SI’ DI BRUXELLES

E’ ”difficile” che lo scudo fiscale italiano possa ricevere il via libera di Bruxelles. Lo afferma in una nota il vice presidente del Parlamento europeo, Gianni Pittella.”Il problema – spiega – e’ che lo scudo fiscale italiano nella sua originalita’, non appare assolutamente in linea con gli obiettivi europei e con le finalita’ condivise con gli altri paesi occidentali”.

Sono due, secondo l’europarlamentare, sono gli aspetti che suscitano ”perplessita’: la compatibilita’ dello scudo proposto da Tremonti con gli accordi internazionali in materia di antiriciclaggio e anti terrorismo; in secondo luogo, l’efficacia pratica del provvedimento. E’ difficile immaginare il semaforo verde di Bruxelles per una norma che esclude la punibilita’ per tutti i reati fiscali e societari commessi al fine di evadere le tasse e trasferire il denaro all’estero, che prevede il mantenimento dell’anonimato per i soggetti interessati e che esclude gli obblighi in materia di antiriciclaggio, a tutto vantaggio delle grandi organizzazioni malavitose”.

Pittella sostiene inoltre che lo scudo fiscale sia ”un’arma caricata a salve se non e’ concordato con altri Paesi, e la sua efficacia rischia di essere vanificata da semplici azioni di triangolazione finanziaria, facilitate delle palesi differenze tra la nostra norma e quella applicata in altri Paesi come ad esempio la Francia. Lo scudo fiscale italiano non comporta, come appunto in Francia, il recupero di tutte le tasse evase ma solamente di una piccola percentuale”

 

 

fonte: asca.it