La decisione delle autorità locali della Crimea. Intanto la Nato far alzare in volo gli aerei radar su Polonia e Romania per monitorare i movimenti di truppe ucraine.
Da oggi la lingua ufficiale a Sebastopoli, città della Crimea che ospita la flotta di Mosca, è il russo. La decisione, riporta l’agenzia Itar-Tass, è stata presa dalle autorità locali. Intanto la Nato ha deciso di far alzare in volo i suoi aerei radar sui cieli di Polonia e Romania per «monitorare la crisi in Ucraina». La Nato ha precisato anche che i voli di ricognizione degli Awacs saranno «esclusivamente» sul territorio dei Paesi dell’Alleanza Atlantica.
Onu
«Sono sempre più allarmato per gli sviluppi in Ucraina – ha affermato in una nota il segretario generale dell’Onu Ban Ki Moon – . Sollecito tutte le parti ad astenersi da azioni avventate e provocazioni fondate sulla retorica. In questa fase cruciale, non possiamo permetterci errori di calcolo o inazione. Soprattutto, occorre trovare una risoluzione della crisi sulla base dei principi della Carta delle Nazioni Unite, tra i quali quelli che presiedono alla risoluzione pacifica delle controversie e al rispetto per l’unità, la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina».Nel frattempo una trentina di uomini armati filorussi ha fatto irruzione nel principale ospedale militare di Simferopoli e l’ha occupato.
Referendum
Il premier britannico David Cameron è intervenuto sulla crisi in Ucraina e riguardo al referendum per l’annessione della Crimea alla Russia previsto per il 16 marzo ha dichiarato: «Un referendum sarebbe illegale, illegittimo e non riconosciuto». Intanto il parlamento della Crimea ha invitato l’Osce a inviare un gruppo di osservatori in vista del referendum di domenica sull’annessione alla Russia nonostante da giorni una missione di osservatori dell’organizzazione, composta da 54 inviati da 29 paesi, sia bloccata dalle milizie filo russe ai posti di controllo di accesso alla penisola. Corriere.it