Appena vedo uno in Tv o altrove, che sostiene la condanna del terrorismo, ma con molti ma, cambio canale. Subito!
Non ci può essere un ma.
Di fronte a quello che abbiamo visto e che sappiamo, no, senza ma.
Bambini decapitati a freddo, giovani ammazzati uno a uno e calpestati, vecchi e donne uccisi e uccise e rubati e rubate alla loro dignità di essere umani, no!
Chi commenta tutto questo con un ma, no, non capisce, non capisce che siamo oltre il limite, se mai può esserci un limite in tutto questo.
Noi pensavamo che il limite fosse stato il rastrellamento con la deportazione, i lager, le camere a gas degli ebrei perché ebrei.
Pensavamo che la disumanità si fosse fermata lì.
Pensavamo che l’uomo fosse stato capace di prendere le distanze da se, dal se peggiore.
Pensavano fosse quello l’uomo peggiore.
E invece no. Abbiamo visto decapitare i bambini. Sparargli in faccia.
I vecchi nazisti nascondevano i loro crimini agli occhi del mondo, i nuovi nazisti li esibiscono ai nostri occhi.
Allora non li vedevamo, adesso non li vogliamo vedere.
È peggio. Molto peggio.
Chi dice, condanna, ma, non è solo un ipocrita, è peggio, molto peggio, è dentro il confine nuovo del disumano.
Contribuisce ad allargare quel confine.
Gli israeliani devono difendersi ma, ma, non devono attaccare i civili, dicono.
Devono attaccare i terroristi, dicono, non i civili, aggiungono.
È perfettamente quello che vogliono coloro che sparano in faccia ai bambini.
Usare come scudi altri bambini o giovani o vecchi, occidentali o arabi, per impedire all’aggredito di rispondere.
Per disarmarlo.
Questi benpensanti italiani avrebbero detto a Churchill di non bombardare Berlino.
E i civili sottratti ad ogni civile umanità non sarebbero mai usciti dai Auschwitz.
Avrebbero detto che bisognava attaccare, per estirpare, solo i capi nazisti, non il popolo tedesco, facendo finta di non sapere che una parte non piccola del popolo tedesco stava con i nazisti.
Facendo finta di non sapere che così agendo anche la parte del popolo tedesco che non stava con i nazisti sarebbe rimasta sotto i tacchi dei nazisti.
Quanta ipocrisia mista a malafede.
Mi vengono i brividi.
C’è di più.
Se non bastasse tutto questo, aggiungo un altro perché.
Da ragazzo io stavo con la rivoluzione delle pietre dei palestinesi contro i fucili degli israeliani.
Poi un giorno ero a Beirut.
Poi nei campi profughi di Chabra e Chatila, poi nel cimitero di Chabra e Chatila, un campo incolto con sotto terra 5 mila palestinesi.
Cosa ho scoperto?
L’inganno e la barbarie degli Hezbollah e dei Fratelli Musulmani.
L’inganno dell’estremismo palestinese. Anche.
Che hanno decivilizzato i civili palestinesi.
Per usarli come bombe umane contro Israele e gli ebrei. E l’Occidente.
Ai Palestinesi dei campi profughi non è consentito studiare, lavorare, avere proprietà.
In attesa di un ritorno impossibile.
Non è consentito dagli arabi non dagli israeliani, capito?
Ridotti a bombe d’odio.
Alimento dell’odio verso Israele.
Fabbriche d’odio verso gli ebrei.
Uomini ridotti a bombe.
Per cancellare Israele dalla carta geografica e per debellare gli ebrei dal mondo.
Compresi tutti gli infedeli, noi compresi.
Proprio come è scritto nel manifesto di Hamas.
Israele non deve difendersi da tutto questo?
Israele non deve debellare tutto questo?
Noi europei, dai nostri salotti, con l’uncinetto in mano, alziamo il sopracciglio?
E questo proprio mentre è evidente il collegamento fra gli eccidi in Israele e quelli in Ucraina?
Mentre è evidentissimo il legame fra Hamas, Iran e Russia contro la nostra libertà.
Mi vengono i brividi di fronte a tanta inconsistenza umana da parte dei finti umanitari.
Sergio Pizzolante