Una difesa d’acciaio e una gestione magistrale delle gare. La Lazio a Monza ottiene la quinta vittoria in sei gare e blinda il secondo posto con i gol di Pedro e Milinkovic-Savic. Alle spalle, la Roma arpiona l’Inter con una vittoria netta sulla Sampdoria, in dieci per quasi tutto il secondo tempo. La cronaca
La lotta per il terzo e quarto posto Champions diventa centrale in serie A, visto che interessa anche il Milan e l’Atalanta, mentre la Juve, nonostante il -15, non e’ lontana. Ad essere messa peggio e’ l’Inter, dopo la decima sconfitta, e con la panchina sempre piu’ precaria di Inzaghi. Nella lotta per l’ottavo posto, dopo l’impresa di una Fiorentina sempre piu’ competitiva, il Bologna travolge l’Udinese con un avvio scoppiettante e il timbro finale di Barrow, migliore in campo, tornato al gol dopo cinque mesi. In zona retrocessione lo Spezia si porta a +6 sul terzultimo posto del Verona con un pari con la Salernitana: rammarico dei liguri per due legni presi nel finale.
L’esame e’ superato: oltre a vincere con le grandi ora la Lazio e’ spietata anche con le medio-piccole. Sarri si gode un secondo posto sempre piu’ solido superando il Monza con un gol di rapina di Pedro (con cinque difensori ipnotizzati dallo spunto dello spagnolo) e un gioiello su punizione di Milinkovic-Savic. Provedel ottiene il 17/o clean sheet e non subisce gol da 565′. La Lazio ha una forte identita’, reparti in cui tecnica, grinta e automatismi vanno a braccetto, larghi tempi di recupero non dovendo giocare le coppe. Nella sfida tra tanti italiani titolari non sfigura il Monza che lotta, scheggia il palo con Sensi, sfiora il gol, ma la superiorita’ della Lazio e’ indiscussa.
La Roma, priva di mezza difesa, batte alla distanza la Sampdoria, ora a 10 punti dalla quart’ultima. Primo tempo poco convincente, che si infiamma per un palo di Wijnaldum. Poi la Roma cresce e tutto diventa piu’ semplice dopo il secondo giallo a Murillo. E’ l’olandese il grande protagonista (insieme a Matic, Smalling e Dybala): segna il gol che sblocca la gara di testa, procura il rigore che Dybala trasforma con sicurezza. La ciliegina sulla torta la mette El Sharawj, con un gran tiro in contropiede.
L’Udinese e’ un po’ incerottata, tra squalifiche e infortuni, anche il Bologna ha le sue assenze, ma non se ne accorge nessuno. Merito di Thiago Motta che ha costruito una squadra tecnica, continua, che si esalta soprattutto con squadre di livello: dopo le vittorie con Fiorentina e Inter, il pari con la Lazio, il Bologna si libera agevolmente dell’Udinese, con due gol in 20′: prima un tiro splendido, forse un po’ fortunato, di Posch (al quinto centro in stagione), poi raddoppio di Moro. Alle azioni partecipa Barrow che mette il sigillo alla gara nella ripresa. Il Bologna sa che molti grandi sono sulle tracce di Thiago Motta, e prova a farlo rinnovare per iniziare un ciclo.
Nella lotta per non retrocedere piccolo passo avanti per la Salernitana e, soprattutto, lo Spezia. Gara gagliarda, nobilitata dall’arbitraggio di Orsato. Decidono errori difensivi: Caldara manda in vantaggio i campani su autogol in un goffo tentativo di anticipare Piatek, poi Gyomber si fa soffiare il pallone da Shoumorodov che pareggia con un pregevole scavetto. Alla distanza, con l’ingresso in campo di un effervescente Daniel Maldini, e’ lo Spezia a sfiorare la vittoria con una traversa di Maldini su punizione e con un palo di Ekdal.
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