Dopo sette anni si alza la soglia di 8 mila euro del bonus fiscale per i redditi dei frontalieri. La decisione è contenuta nel decreto mille proroghe approvato al Senato. Si allunga poi fino al 2011 la proroga prevista nella Finanziaria del 2007.
Un passo in avanti, commenta il vice segretario CDLS, Luca Montanari, reduce dal seminario CISL di Firenze dedicato proprio ai problemi dei lavoratori frontalieri.?La decisione del Senato ha allungato di un altro anno la proroga, innalzando a 8.500 l’area no-tax. L’aumento non è in linea con quanto abbiamo ripetutamente chiesto in questi anni insieme alle organizzazioni sindacali italiane, ma finalmente la soglia degli 8 mila euro non è più considerata inamovibile e deve essere progressivamente aumentata in base al costo della vita.
Per il vice segretario CDLS la strada è ora quella di puntare ad una legge che definisca una volta per tutte la questione della doppia tassazione dei frontalieri. L’obiettivo che abbiamo davanti è quello di far uscire gli oltre 6 mila lavoratori italiani dalla precarietà fiscale. In base agli accordi bilaterali italo-sammarinesi, la doppia tassazione del reddito frontaliero deve essere regolato da una convenzione tra i due Stati e quindi uscire definitivamente dalle competenze annuali delle leggi Finanziarie italiane.