Si chiama TANGO 7 l’operazione della GdF che ha scoperto il contrabbando di ultraleggeri ”sammarinesi”

Prende il nome dalla sigla “T7”, quella che contrassegna gli ultraleggeri immatricolati a San Marino, individuata in due arei nell’aviosuperficie di Mensanello, in Valdelsa (Siena), l’operazione “Tango Sette” della Guardia di Finanza.

Scattata nel luglio 2010 ha portato alla denuncia di trentuno persone per contrabbando e 16 velivoli sequestrati. Dai redditi degli indagati senesi, sottoposti agli accertamenti delle Fiamme Gialle, è emersa la prima contraddizione: spese per oltre 100mila euro ad aereo mentre all’erario ne venivano dichiarati solo 15mila.

L’attenzione allora si è spostata verso le società di gestione vendita, in seguito alla perquisizione di una di queste nella sede di Fidenza, sono stati rintracciati altri 17 aerei acquistati con lo stesso metodo. Ancora nove aeromobili, già sequestrati, comparivano nella disponibilità dei proprietari, mentre i restanti cinque erano stati ceduti a terzi e reimmatricolati in Italia.
Per risparmiare fino al 20% e riuscire a evadere il fisco, il proprietario si serviva di una società di Fidenza che schermava l’acquisto degli aeromobili all’estero tramite un’altra finanziaria sanmarinese, che, intestatosi il mezzo, lo immatricolava a San Marino. Le indagini continuano con il vaglio delle posizioni fiscali dei singoli acquirenti, a partire dai due imprenditori senesi. Secondo le stime della Guardia di Finanza sono stati evasi 320mila euro di iva, per un valore complessivo dei beni sequestrati di 1,6 milioni. Fonte: 2duerighe.com