SI ORGOGLIOSI DI ESSERE SAMMARINESI, SI PROPRIO ORA!…guarda anche il video

Siamo un popolo fiero, con una liberta ultrasecolare che gli altri si sognano; da noi si parlava già di libertà quando ancora a Roma c’era l’impero ed i Britannici si dipingevano la faccia di blù, tanto per citare un film di Alberto Sordi.

Siamo un popolo fiero che vive in paese libero, indipendente e benestante.

Ed è proprio questo che a molti, anche ai nostri confinanti, non va a genio.

Siamo un popolo fiero che vive in un posto bellissimo, anche se l’ingordigia e la speculazione negli ultimi anni dei piccoli grandi uomini ha galoppano; ma non l’ha rovinato, se non nella morale, e non ha intaccato la sua stupenda magnifica beltà naturale.

Un popolo fiero che vive in una nazione dove tutti i servizi funzionano alla perfezione, dove non c’è delinquenza e dove è gradevole far crescere i propri figli.

Dobbiamo esserne fieri e orgogliosi e dobbiamo difendere coi denti tutto questo, le nostre millenarie tradizioni e tutto quello che ci fa essere sammarinesi.

Che dire invece dei nostri vicini italiani?

Servizi? Meglio non parlarne! Da terzo mondo.

Tasse? C’è un nero ed un evasione fiscale da far paura; addirittura si pensa che metà del PIL (prodotto interno lordo) dell’Italia sia sommerso.

Imprenditori messi alla fame per via dell’eccessivo prelievo fiscale – oltre 55%.

Dipendenti che se non fanno un secondo lavoro non riescono ad arrivare a fine mese.

E noi dobbiamo sottostare a chi comanda in questo posto (Italia) e non riesce a rimediare ai suoi annosi problemi?

No signori miei, NOI SIAMO SAMMARINESI e non c’entriamo nulla con Voi!

Noi ci autodeterminiamo e facciamo quel che vogliamo (democraticamente) nel nostro paese.

Non si può permettere al Sig. Tremonti – ex consulente della serenissima – di dirci quello che dobbiamo e non dobbiamo fare!

Non può il Sig.Tremonti, che si fa fatica anche a capire quello che dice, dire che non va bene questo e quello; si facesse gli affari suoi e metta a posto i conti italiani, che sono sempre più in rosso e disperati.

San Marino nella raccolta dei capitali cd. OFF-SHORE è insignificante, come per il totale dell’evasione fiscale italiana ed il numero di società presenti in Repubblica rispetto al totale italiano è ridicolo.

Non si capisce quindi tutto questo accanimento verso la Repubblica di San Marino, se non per nascondere il naufragio della politica economica del Governo Italiano, sempre più indebitato ed incapace di fare veramente la lotta agli evasori; un attacco brutale mediatico..solo per far vedere.

Quindi uno specchietto per le allodole, in modo da far vedere che la lotta all’evasione è reale e concreta.

E noi, sammarinesi e Governo, non ci dobbiamo cadere.

Noi dobbiamo tramandare ai nostri figli quello che abbiamo avuto dai nostri padri ovvero l’indipendenza e la Libertà.

Questi signori miei sono – come dice il ns. collaboratore Rosti – i nuovi Alberoni. Ma questa volta è veramente a rischio la sopravvivenza economica del nostro paese.

Fa ridere che l’Italia ci dica cosa e come dobbiamo fare le cose; con la minaccia dell’accerchiamento, qualora non le facessimo, come si faceva nel medioevo.

Ciò non è più possibile, assolutamente, oramai nel sistema globale se l’Italia facesse una cosa del genere sarebbe alla berlina del mondo. Ed è per questo che dobbiamo stringere una forte amicizia..chessò con gli Usa, ma comunque con uno stato forte, anche europeo.

Sono un pò estremo, lo ammetto, ma sono veramente stufo di questi ossequi da parte dei nostri governanti.

COme sono stufo che il nostro paese sia trattato con sufficienza, denigrato e bistrattato, perciò occorre veramente riappropriarci della nostra identità e sovranità.

Indispensabile avere uno o più CASINO’ gestito dallo Stato, per essere indipendenti economicamente, il quale porterà un indotto enorme, Alberghi lusso, un serio Aeroporto Sammarinese che quello di torraccia sembrerà l’aeroporto di paperino, Incentivare il turismo di lusso con vie del lusso, cambiare radicalmente l’impostazione dell’economia…e non in ultimo, uno spunto per la riflessione, il collegamento al mare – potrà sembrare pazzesco e oltremodo provocatorio – ma se saremo sempre un enclave saremo sempre soggetti all’Italia.

Se la Valmarecchia è riuscita in una devoluzione storica, chissà se Coriano e Riccione sono interessate ad entrare in Repubblica?

Chissà che ne pensano i corianesi ed i Riccionesi ed i sammarinesi?

 Solo uno spunto per riflettere?

Il Direttore