SINISTRA UNITA INTERVIENE SULL’ELIMINAZIONE DEL VINCOLO 23 INALIENABILITA’ DELLO STATO

Nel 2004, come si ricorderà, su iniziativa delle associazioni ambientaliste – in particolare l’Associazione Micologica – e con il contributo determinante del Segretario Augusto Casali, fu approvata dal Consiglio la norma che prevede la possibilità di alienare beni dello Stato solo con la maggioranza dei due terzi del Consiglio stesso. Il Congresso di Stato nella seduta di lunedì scorso ha licenziato un progetto di legge che di fatto eliminerà questo vincolo, il progetto Modifica della legge 21 gennaio 2004 n. 6 – inalienabilità dei terreni di proprietà pubblica e disciplina delle permute. Così recita il testo: “le alienazioni aventi ad oggetto terreni ad uso artigianale, industriale ed abitativo disciplinate da apposite norme che ne regolino modalità, vincoli, parametri, termini e condizioni nonché le alienazioni di esigue porzioni di terreno su cui non insistano interessi pubblici e la cui cessione non arrechi pregiudizio al patrimonio dello Stato e non comprometta le funzioni urbanistiche delle aree interessate”. Ci domandiamo retoricamente chi possa aver promosso questo tipo di iniziativa politica. Ci domandiamo perché tutto questo silenzio, questa assenza di pubblicità da parte del Governo «moralizzatore».
Ci domandiamo quali siano le esigenze strategiche di una provvedimento così semplice ma certo non privo di conseguenze. Negli ultimi cinque anni il vincolo dei 40 voti ha salvato lo Stato dalle speculazioni su aree pubbliche.
Il testo proposto ed il metodo con il quale è stata inoltrata questa iniziativa legislativa non lasciano dubbi: la maggioranza vuole rincominciare a COSTRUIRE e per farlo ha bisogno della terra dello Stato.
Chissà cosa ne pensano il Segretario Augusto Casali ed i difensori del territorio di Alleanza Popolare. Il loro silenzio può fare pensare che la linea della moralità da loro sbandierata stia soccombendo alle esigenze speculative e clientelari del resto del PATTO per San Marino.
Sinistra Unita

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