SINISTRA UNITA:”Il Governo contro tutti”

In questi giorni di inizio anno il Governo, sempre più in difficoltà e sempre privo di un qualunque progetto credibile per fare ripartire il Paese restituendo certezze ai Sammarinesi, ha aperto un nuovo fronte.
Come se non bastassero le quotidiane polemiche contro l’opposizione, contro i giornali sammarinesi e italiani, contro le istituzioni d’oltre confine, tutti colpevoli di “parlare male” di San Marino, oggi nel mirino dell’Esecutivo finisce Banca Centrale. Per la verità in molti sin dall’inizio hanno evidenziato come al Governo e a certi suoi membri non interessi affatto avere organismi amministrativi e di controllo indipendenti, ma, al contrario, l’obiettivo è sempre quello di poterli ridurre sotto la propria influenza, basti vedere anche come viene gestita la questione dei comandanti delle forze di polizia.
Che le banche (e cioè i soggetti controllati) si lamentino della vigilanza dei controllori rientra nella normalità, ma che il Governo sposi queste accuse facendole proprie, testimonia una scelta di campo esplicita, facendo intendere in maniera netta che anziché pretendere estremo rigore – quanto mai necessario in un momento come quello attuale – si preferisce addomesticare la vigilanza per non dare troppo fastidio agli istituti bancari, specialmente a quelli degli amici.
Ecco dunque i soliti Segretari di Stato, incuranti delle figuracce collezionate finora con i loro atteggiamenti di superficialità, di impreparazione e di irresponsabilità, partire lancia in resta all’attacco dei vertici della BCSM, colpevoli di avere fornito un quadro riassuntivo delle ultime vicende rispondendo alle accuse sollevate. Purtroppo, in tutto questo bailamme di dichiarazioni, si rischia di perdere di vista il problema reale e cioè quegli elementi che potrebbero pregiudicare il futuro della indipendenza economica dei Sammarinesi.
Il decreto emesso dal Governo e già operativo per fornire liquidità al sistema rappresenta un potenziale strumento di indebitamento dei cittadini sammarinesi che, se non si pone un adeguato argine a tutela delle finanze pubbliche, va fortemente contrastato.
La garanzia per l’apertura di una linea di credito a favore del sistema bancario va limitata alle capacità dello stesso di potersene fare carico , e non concesso illimitatamente alle spalle dei sammarinesi, per questo Sinistra Unita ha proposto un emendamento per limitare il credito alle dimensioni del fondo di riserva obbligatoria. I cittadini sammarinesi se hanno da una parte chiuso gli occhi su un sistema che cresceva senza regole e che sosteneva ampiamente il clientelismo politico, dall’altra non sono responsabili di una guerra finanziaria di dimensioni inconcepibili.
È meglio arginare il male piuttosto che lasciare che questo infetti l’intero sistema. Per Sinistra Unita il percorso per risollevare San Marino è semplice ma non per questo meno faticoso: innanzitutto occorre “bonificare” le istituzioni estirpando le “mele marce” dal cesto più esposto ovvero da quello della politica, compito che non si preannuncia facile considerando le vecchie abitudini che incrostano un sistema di potere con ramificazioni in tutto l’apparato pubblico e che poggia su numerosi interessi privati.
Per realizzare questo obiettivo devono convergere due elementi: il primo è il coraggio di chi non ha responsabilità sul passato e il secondo è la consapevolezza di chi è “ingombrante” di constatare che una stagione politica è finita! Successivamente è necessario concentrarsi sul come garantire un futuro sostenibile ai cittadini sammarinesi, senza indebitarli per generazioni, valorizzando con forza la nostra economia seria, onesta e trasparente, quella che non ha paura della magistratura italiana, della Agenzia delle Entrate e dei media italiani perché non ha nulla da nascondere!

Per affrontare un anno molto, molto difficile come sarà il 2010, Occorre solo coraggio, onestà, serietà, lavoro e anche una maggiore sobrietà mediatica non risulterebbe del tutto inopportuna.

comunicato stampa Sinistra Unita

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