Sono arrivati a Rimini in più di 300 per protestare contro la tempesta di fango scatenata ieri dal Sole 24 Ore contro la propria azienda, la Karnak di San Marino. E’ stata una processione ordinata e pacifica, fatta di lavoratori determinati a far sentire la propria voce. Alle 9 i dipendenti hanno bussato al portone della Guardia di Finanza di Rimini, chiedendo spiegazioni e rassicurazioni sulle voci incontrollate di inchieste giudiziarie che coinvolgerebbero il gruppo italo-sammarinese e la rete vendita gestita da Inter.Co, agente generale.
I lavoratori della Karnak e del gruppo BIHolding, una realtà intorno alla quale ruotano più di 300 famiglie, hanno organizzato un sit-in di due ore perché temono per il proprio posto di lavoro e perché hanno voluto dimostrare la propria solidarietà al presidente Marco Bianchini e a tutta la dirigenza.
Poco dopo il loro arrivo in via Grassi, una delegazione di tre lavoratori è stata ricevuta direttamente da un sorpreso Gianfranco Lucignano, colonnello comandante provinciale della GdF di Rimini, che ha cordialmente spiegato come l’indagine di cui parla il Sole 24 Ore sulle presunte frodi fiscali non sia di sua competenza, essendo stata gestita dalle Fiamme Gialle di Desenzano del Garda.
Una risposta che non ha di certo placato gli animi dei lavoratori, che hanno ora intenzione di chiedere ulteriori chiarimenti direttamente alla GdF lombarda e al Sole 24 Ore.
“Sono davvero colpito dall’incredibile e spontanea manifestazione di solidarietà di questa mattina – ha dichiarato Marco Bianchini, presidente del gruppo BIHolding – Oggi i nostri collaboratori hanno dimostrato quanto tengano a quest’azienda e quanto siano stufi di tutte le accuse infamanti che ci vengono rivolte. Io li ringrazio di cuore, tutti quanti. Certamente continuerò a fare tutto quello che posso per difendere i loro posti di lavoro e il buon nome di Karnak. Non mi stancherò mai di ripeterlo: Karnak è un’azienda seria e onesta, che ha costruito il suo successo solo grazie al duro lavoro”.