SITUAZIONE DRAMMATICA NEI COMUNI LIMITROFI IN PARTICOLARE A ONNA

Sono almeno 26 i comuni interessati in modo ‘’serio’’ dal terremoto, e i danni riscontrati, i crolli di case vecchie ma abitate e addirittura di almeno quattro palazzi, letteralmente implosi all’Aquila, fanno temere che il numero delle vittime sia destinato a salire e che sia possibile determinarlo solo tra molto tempo.


In molti paesi come Santo Stefano di Sessanio, Castelvecchio Calvisio, San Pio, Villa Sant’Angelo, Fossa, Ocre, San Demetrio ne’ Vestini e i centri dell’Altopiano delle Rocche, sono distrutte moltissime abitazioni del centro storico, mentre presentano danni costruzioni piu’ recenti e anche in cemento armato.
La situazione piu’ drammatica e’ nel capoluogo e in alcune delle sue frazioni come Onna, quasi rasa completamente al suolo, e Paganica dove sono gia’ state registrate numerose vittime.
 

 

ONNA, UN PAESE COMPLETAMENTE DISTRUTTO


Soltanto ad Onna, il paese più colpito
dal sisma di questa notte si contano, secondo i Vigili del fuoco che sono sul posto, 40 morti.

Un gruppo di case, quelle di Onna, che conta circa 400 abitanti. All’appello sembrano mancare altre quattro o cinque persone, ma in realtà spiegano i pompieri, al momento non è possibile sapere quante persone sono disperse e quante intrappolate sotto le macerie.

Onna, infatti, spiegano i Vigili del fuoco, è “un paese completamente distrutto, un cumulo di macerie. Stiamo scavando da questa mattina con tutto quello che abbiamo: pale, picconi, con le mani. È una tragedia. Qui sono morti anziani, giovani, bambini di un anno, sette anni, neonati di tre mesi”, racconta uno dei vigili del fuoco raggiunto telefonicamente, che in questo momento continuano a scavare ad Onna.

Nel paesino spiegano gli stessi pompieri, “per adesso siamo arrivati solo noi. E i Vigili del fuoco si stanno dannando l’anima per salvare le persone e tirarle fuori da sotto le macerie”.